Come parlare con una persona balbuziente? Una guida preziosa viene dalla Stuttering Foundation, un’organizzazione no profit americana che dedica una sorta di decalogo alla conversazione con i bambini e con gli adulti affetti da balbuzie.
La prima regola per i genitori è quella prendere tutto il tempo necessario per parlare ad una velocità, che faciliti la fluenza del linguaggio.
LO SCHEMA
In famiglia tutti dovrebbero parlare secondo uno schema “a turni”, cioè ascoltare e far terminare la frase, prima di prendere la parola. Fondamentale è lavorare sull’autostima del bambino, sottolineando le sue caratteristiche positive o le azioni che abbiamo apprezzato, come le sue performance sportive o la sua gentilezza. Ritagliatevi infine delle oasi di pace da dedicare solo a lui durante il giorno, lontano da cellulare o televisione. Anche 5 minuti al giorno fanno la differenza.
Quando si conversa con un adulto con un problema di balbuzie, seppur animati dalle migliori intenzioni, evitate consigli tipo “rallenta”, “fai un bel respiro”, “rilassati” perché oltre a essere inutili, potrebbero risultare umilianti. Evitate anche di completare le “sue” frasi, anche se avete intuito cosa vuole dirvi. Parlate in modo rilassato, ma non così lentamente da apparire innaturale. Durante la conversazione il linguaggio del corpo deve trasmettere un atteggiamento di ascolto (ad esempio mantenendo il contatto oculare) e di attenzione al cosa l’interlocutore sta dicendo, non al come lo sta facendo.
Le persone balbuzienti spesso hanno maggiori difficoltà nel parlare al telefono; cercate di essere pazienti dunque; anche se non sentite nulla, non riagganciate; dall’altra parte potrebbe esserci una persona con un disturbo di balbuzie che sta cercando di iniziare una frase.