Bambini, il mal di pancia colpisce 1 su 3: ecco come farlo passare senza paura

Può trattarsi di dolore addominale funzionale ed è la prima causa di assenza da scuola

Giovedì 8 Febbraio 2024 di Barbara Carbone
Bambini, il mal di pancia colpisce 1 su 3: ecco come farlo passare senza paura

Frequenti mal di pancia associati a malessere generale, stanchezza e mal di testa?

Potrebbe non essere un “banale” mal di pancia ma un disturbo molto diffuso tra i bambini e ragazzi dai 4 a 18 anni: il dolore addominale funzionale. La subdola patologia colpisce 1 bambino su 3 in età scolare. È la principale causa di assenze scolastiche in tutto il mondo e, nei piccoli, provoca ansia e stress. Si tratta di una condizione benigna che, nell’80 per cento dei casi, si risolve entro due anni dalla diagnosi. Anche se non ha un causa organica, il mal di pancia ricorrente dei bambini, è un dolore reale che incide negativamente sul benessere e sulla qualità della vita di chi ne soffre e dei suoi genitori. Per accendere i riflettori su questa patologia tanto diffusa ed erroneamente minimizzata, la Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN), in collaborazione, in Italia, con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e con la Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) ha lanciato una campagna sanitaria che coinvolgerà tutti i paesi d’Europa.

Volantini, poster, brochure e un fumetto, nelle varie lingue europee, saranno distribuiti ai pediatri e messi a disposizione dei genitori sui canali social e sul sito della Società Italiana di Pediatria al fine di favorire la comprensione e la gestione di questa patologia. «È un progetto di estrema importanza per la necessità di una migliore conoscenza della problematica con percorsi diagnostici ottimizzati e gestione condivisa dei bambini con disordine funzionale gastrointestinale tra centro specialistico e territorio», ha chiarito il presidente Sigenp Claudio Romano. «Da anni siamo impegnati in progetti di ricerca e formazione per i giovani medici». Lo definisce un problema potenzialmente devastante e grave per le famiglie il presidente di ESPGHAN, Ulrich Baumann, che plaude alla campagna informativa. Ma cosa deve fare un genitore quando il piccolo lamenta dolore al pancino? Per i pediatri è importante avere le adeguate conoscenze per distinguere questa patologia dal classico mal di pancia. Per farlo occorre capire dove è localizzato il dolore e monitorare la durata dei sintomi. Si può parlare di dolore addominale funzionale quando la parte dolente è localizzata prevalentemente intorno all’ombelico, si manifesta per almeno quattro giorni al mese e per almeno due mesi consecutivi.

Inoltre il malessere non è esclusivamente correlato a ciò che si è mangiato o alla presenza di mestruazioni.

Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria

LE INDAGINI

Il dolore addominale funzionale può associarsi a mal di testa, stordimento, stanchezza, dolore agli arti, nausea e difficoltà a dormire. Si tratta del disturbo più comune descritto ai pediatri. Frequentemente comporta l’esecuzione di indagini non necessarie, visite mediche ripetute e giorni di scuola o lavoro persi. Non di rado arriva a causare finanche depressione e ansia che i pediatri riconducono agli effetti che il perdurare di questo malessere ha sullo stile di vita dei bimbi. È Sanja Kolacek, portavoce ESPGHAN, a chiarire come il dolore addominale funzionale sia una condizione benigna ma tediosa, una patologia che di fatto ostacola la vita quotidiana del bimbo colpito e di tutta la famiglia. Ma la patologia, se curata tempestivamente e nel modo corretto, sparisce nell’80 per cento dei casi. In merito alla gestione e alla diagnosi del dolore addominale funzionale gli esperti raccomandano di evitare sovradiagnosi e procedure diagnostiche invasive e non necessarie. In assenza di una causa organica è importante sostenere e rassicurare il piccolo colpito e i genitori. L’aspetto psicologico è determinante anche secondo la presidente della Società Italiana di Pediatria Annamaria Staiano che suggerisce di incoraggiare i bambini e i ragazzi a continuare a svolgere le normali attività come andare a scuola, fare attività fisica, uscire con gli amici. Questo al fine di distrarli e alleviare i sintomi. Fondamentale inoltre è aiutare i piccoli a mantenere un buon ritmo del sonno e una corretta alimentazione rassicurandoli sul fatto che il dolore non ha una causa grave, ed è temporaneo. Questo insidioso disturbo può essere causato dallo stress e, a sua volta, provocarlo. La migliore cura è ascoltare le paure dei piccini e tranquillizzarli.

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Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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