I più colpiti dal virus SarsCoV2 in Italia, in questo momento, sono i giovani sotto i 20 anni mentre continuano a crescere i ricoveri ed i casi tra i bambini, tra i quali l'incidenza è schizzata a 180 su 100mila in sette giorni. La variante Delta resta dominante, con il 99% di sequenziamenti, mentre la Omicron fa registrare un primo caso in Veneto, oltre ai 7 casi legati al focolaio dell'imprenditore campano rientrato dall'Africa. La Omicron è stata sequenziata nel materiale genetico di un 40enne vicentino, anch'egli rientrato da un viaggio di lavoro in Sudafrica, che al momento non ha particolari problemi.
Zaia: «Massima allerta»
«Siamo in massima allerta su tutto il fronte - sottolinea il governatore del Veneto Luca Zaia - e questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli, dei tamponi e dei sequenziamenti funziona efficacemente».
In generale, il virus non allenta dunque la presa: il trend della curva è in salita ormai da sei settimane, con l'incidenza nazionale che ha raggiunto 155, tanto che da lunedì anche l'Alto Adige - dopo il Friuli Venezia Giulia - diventerà zona gialla.
Il quadro che emerge dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia conferma la tendenza al peggioramento della situazione epidemiologica, anche se i numeri restano comunque migliori rispetto a quelli registrati in altri Paesi europei. E preoccupa il repentino aumento dei contagi tra i più giovani. Le fasce più colpite sono quelle sotto i 20 anni, ha spiegato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. E l'aumento maggiore del valore dell'incidenza si registra proprio tra i più piccoli: nella fascia 0-9 anni l'incidenza è pari a 180 per 100mila abitanti rispetto a 130 (per 100mila) della scorsa settimana, mentre nella fascia 10-19 anni è pari a 160 da 125.
In questo quadro, si attende la partenza da metà dicembre della campagna vaccinale per i bimbi tra 5 e 11 anni, ma resta da chiarire un nodo: se e con quante dosi immunizzare i bambini guariti. L'Aifa, ha spiegato Rezza, «ha approvato il vaccino per i bambini, ora va fatta una circolare e siamo in attesa delle note tecniche. Rispetto alla vaccinazione dei bambini guariti, in questo momento non mi sentirei di sbilanciarmi». In Usa, ha ricordato, «la scelta è stata di maggiore aggressività scegliendo di vaccinare con ciclo completo dopo un mese i bimbi che hanno avuto l'infezione. Bisogna essere cauti, ma vedremo». Intanto, i contagi salgono, così come gli altri parametri. Anche questa settimana, ha sottolineato Rezza, «tende ad aumentare l'incidenza, che si fissa a 155. L'indice di trasmissibilità Rt tende invece a stabilizzarsi intorno a 1,2».
Per quanto riguarda il tasso di occupazione di area medica e di terapia intensiva, «siamo rispettivamente al 9,1 e al 7,3%, quindi con una tendenza al leggero aumento». Insomma, «siamo di fronte ad un quadro chiaro, con una tendenza a un aumento dei casi ma non ad una esplosione». Andamento confermato dai dati del bollettino giornaliero del ministero: sono 17.030 i positivi nelle ultime 24 ore (ieri erano16.806) e sono 74 le vittime (ieri 72). Il tasso di positività è al 2,9%, in aumento. Sono invece 708 i pazienti in terapia intensiva, 10 in più, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 5.385 (+87). Data la situazione è quindi «bene continuare a mantenere comportamenti prudenti, ma vediamo comunque - avverte Rezza - che le persone vaccinate sono molto più protette dalla malattia grave e questo ci dice che è importante continuare con intensità la campagna vaccinale». L'attenzione all'uso della mascherina, anche all'aperto se c'è assembramento, e l'attenzione all'areazione negli ambienti chiusi sono anche «elementi importanti. Se intervengono tali comportamenti prudenti, uniti alla campagna vaccinale - ha concluso Brusaferro - crediamo che si possa invertire la curva con una riduzione del carico ospedaliero e delle terapie intensive».