Sanremo 2022, Rkomi: «Vado al Festival e non vedo l’ora di avere paura»

Domenica 23 Gennaio 2022 di Mattia Marzi
Sanremo 2022, Rkomi: «Vado al Festival e non vedo l’ora di avere paura»

I pronostici lo danno tra i favoriti alla vittoria. Lui continua a lavorare, testa bassa e piedi per terra. Ma Rkomi («Si legge raddoppiando la r», dice lui), vero nome Mirko Manuele Martorana, 27enne rapper milanese tra i più amati dai giovani, all'Ariston avrà gli occhi puntati addosso. Se non altro perché con Insuperabile, la sua canzone, esordisce tra i big in gara al Festival di Sanremo 2022 da campione assoluto delle classifiche, avendo battuto negli scorsi mesi tra gli altri i Maneskin, Ultimo e pure il suo idolo Vasco Rossi (lo omaggerà nella serata delle cover con un medley).


I DISCHI DI PLATINO
Il suo ultimo album, Taxi Driver, che cita il film di Scorsese, secondo i dati ufficiali Fimi è stato il più venduto in Italia nel 2021.

Uscito ad aprile, in otto mesi ha superato le 150 mila copie vendute: «Non posso che essere felice di tutto quello che mi è successo dice lui le canzoni che avevo scritto per me sono diventate di tutti ed è questo, credo, il fine che ogni artista persegue e lo stimolo che spinge a fare musica nuova». I 17 Dischi di platino conquistati tra album e canzoni con Taxi Driver, da Nuovo range con Sfera Ebbasta a Luna piena con Irama (anche lui al Festival), suonano come il riscatto di uno dei tanti ragazzi partiti dalla periferia sognando di sfondare nella musica.

 

Nel caso di Rkomi, quella di Milano: nato a Calvairate, è cresciuto tra le palazzine solo con la madre e il fratello. Il padre non l'ha mai conosciuto. A 17 anni ha lasciato la scuola e ha cominciato a lavorare in bar e ristoranti. Ha trovato un'alternativa alla strada nella Muay thai, la boxe thailandese (ha aperto una palestra sociale per aiutare i ragazzi come lui). La storia del ragazzino di periferia con un'adolescenza difficile alle spalle suona già sentita? Sì. Ma a Rkomi va riconosciuto comunque il merito di non aver mai cavalcato nelle sue canzoni gli stereotipi della trap, pur emergendo negli anni del boom del genere: dalle droghe all'ostentazione del successo. Nelle sue canzoni, da Apnea a Per un pugno di emozioni, passando per Blu (con Elisa, che ritroverà a Sanremo), c'è introspezione. Certo, qualche accenno alle sostanze l'ha fatta pure lui, qui e là nei dischi.

GLI STUPEFACENTI
Come ne La solitudine, da Io in terra del 2017, in cui utilizzando il gergo della Milano di periferia, il riocontra, che consiste nello spostare le sillabe delle parole per non chiamare le cose con il loro nome allude agli stupefacenti: Scambio notte e giorno / sono otto al mmogra (grammo, ndr) mamma. E ancora: Stavolta è quella buona. Realtà o finzione narrativa? «Fumavo tante canne da ragazzino. La prima a 13. Sono cresciuto presto. L'ultima a 21 ha detto a Le Iene, a ottobre sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere. Altre droghe? È capitato. Poche, in realtà. La cocaina? È una droga di merda». Agli esordi, lo ha raccontato nel libro Ossigeno, allontanava l'ansia da prestazione con l'alcol: «Da ubriaco hai la convinzione di essere più sciolto, più spigliato, poi in realtà non riesce mai ad emergere il vero te, perché appunto sommerso da questo liquido infernale. Un Capodanno facemmo tre date in una serata. Arrivai al terzo locale completamente disconnesso».

IL FUTURO
Nel 2017, la firma con Roccia Music, l'etichetta di Shablo e Marracash: «Più di altri ha caratterizzato i miei ascolti». Non pensa le stesse cose di Fedez: «Non lo ascolto, non è la mia roba», ha detto a Le Iene. Da Io in terra a Taxi Driver, Rkomi ha fatto della versatilità la sua forza, spaziando dalla trap alle ballate. Insuperabile è la quota rock del Festival, tra chitarre elettriche e autotune («La canzone è un ibrido, abbraccia molti generi», dice in una breve clip su RaiPlay): «In questo 2022 mi aspettano nuove sfide, la prima è proprio Sanremo. Cerco di alzare sempre l'asticella. Nonostante la sana tensione voglio divertirmi con la consapevolezza di essere sul palco dei più grandi e fare la mia parte». E non finisce qui: «Prima di Sanremo c'è un po' di musica in arrivo», promette.

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