Un allenatore forte e di carattere per fare tabula rasa in uno spogliatoio depresso dalle macerie di questa stagione. E’ questa l’idea di Aurelio De Laurentiis da sabato pomeriggio, quando il Bologna ha passeggiato sui resti di un Napoli sfilacciato e senza determinazione. Non è un caso che da quel giorno sia ripartita la trattativa per Antonio Conte.
LE CRITICITÀ
La trattativa con Conte è ovviamente complessa: il problema non è neanche l’ingaggio alto (la soluzione di De Laurentiis sono i bonus milionari) ma la possibilità di inserire una buonuscita per chiudere anticipatamente il contratto, qualora il matrimonio non dovesse funzionare. Per il Napoli è una soluzione standard: Benitez, Ancelotti, lo stesso Spalletti avevano una clausola di rinnovo unilaterale (a favore della società) al termine della prima stagione. De Laurentiis fa leva anche sulla voglia matta di rientrare di Antonio Conte che al momento non ha altre richieste: ha strizzato l’occhio al Milan (ne ha parlato pure lo storico vice Stellini lunedì sera in un’intervista a TeleLombardia) ma segnali concreti dal club rossonero non sono ancora arrivati. Se non ce ne saranno nei prossimi giorni, allora il Napoli può davvero diventare l’unica opportunità di Conte che al momento non ha preso in considerazione l’ipotesi di andare ad allenare in Arabia.
L’alternativa forte del Napoli resta Gian Piero Gasperini. Unica contro-indicazione: ha ancora un anno di contratto con l’Atalanta. Potrebbe ovviamente chiedere di andare via dopo la vittoria di un trofeo, ma non è escluso un rilancio sul rinnovo da parte dei Percassi. Di certo l’interesse del Napoli fa piacere a Gasp che è stato vicino alla panchina azzurra per ben due volte in passato. Nella short list ci sono sempre Stefano Pioli (dovrà parlare col Milan della buonuscita) e Vincenzo Italiano, pronto a regalare alla Fiorentina la Conference League nella finale di Atene del 29 maggio.
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