Spalletti su Totti e Icardi: «Due storie che mi hanno dato forza». Dagli Europei a Scamacca, le parole del ct

L'allenatore ricorda i momenti complicati vissuti quando era alla guida di Roma e Inter

Sabato 11 Maggio 2024 di Redazione web
Spalletti su Totti e Icardi: «Due storie che mi hanno dato forza». Dagli Europei a Scamacca, le parole del ct

Tutto pronto per la spedizione degli azzurri in Germania. Manca poco più di un mese agli europei, ma Spalletti ha le idee piuttosto chiare. Nella mente del commissario tecnico la situazione è delineata, tanto da avere la ricetta per recitare un ruolo da protagonisti: «C'è bisogno di fare qualcosa di superiore a quello che abbiamo fatto fino ad ora. Sono molto fiducioso perché abbiamo la possibilità di essere nelle condizioni di esprimere qualcosa in più di quello che abbiamo fatto vedere. Il nemico è la presunzione; allo stesso tempo ci vuole coraggio e autostima», le sue parole.

Più facile a dirsi che a farsi, certo, ma il commissario tecnico avrà un ritiro per gettare le basi per l'impresa.

Giorni decisivi per la buona riuscita della spedizione azzurra nei quali Spalletti si concentrerà soprattutto sullo spirito di gruppo e sulla storia dell'Italia perché la Nazionale, come sottolinea il ct, «nelle competizioni reali andiamo a determinare qualcosa di più. Dobbiamo diventare di un livello più alto per competere con le squadre che ci sono superiori, e ce ne sono 4 o 5 fortissime. Ma sono convinto che questo si possa fare vista la disponibilità dei ragazzi e della qualità del nostro calcio», è l'augurio di Spalletti, convinto che l'Italia possa giocarsi le proprie carte.

Scamacca is on fire

Soprattutto con un attaccante come Gianluca Scamacca, trascinatore dell'Atalanta arrivata in finale di Europa League e di Coppa Italia, definito dallo stesso Spalletti come «un giocatore con delle potenzialità enormi. Se continua così abbiamo a disposizione un calciatore forte. È stato molto bravo Gasperini, si vede che è un allenatore forte. I meriti delle cose che fa sono prima di tutto di Scamacca, poi di Gasperini. Io dal mio punto di vista per quello che ho visto voglio una reazione. Se tu reagisci io sono contento. Ed è quello che ho fatto».

La campagna elettorale

Porte aperte a tutti per la Nazionale, per la campagna europea c'è bisogno del massimo impegno e della massima disponibilità da parte del gruppo, compresi i giocatori allontanati per le scommesse nel calcio. Gli stessi a cui Spalletti tende la mano: «Vogliamo metterli nelle condizioni di tornare. Li aspettiamo. Molti dei giocatori che ho allenato sono stati miei figli, quindi può capitare di dare un consiglio. Quello che rimprovero ai ragazzi è quando non creano uno stile di vita sano nella professione che hanno scelto di fare dando felicità a tutti quelli che ci stanno intorno», sottolinea ancora Spalletti. Che, infine, ricorda a tutti come l'azzurro deve essere il coronamento di un percorso perché «io tutte le cose me le sono andate a cercare. Come la Nazionale che l'ho sognata da sempre».

I casi spinosi

«Le situazioni legate a Totti e Icardi? Sono state due situazioni che mi hanno dato forza». Così Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale, durante il World Meeting on Human Fraternity al Salone d'Onore del Coni, ricorda i momenti complicati vissuti quando era alla guida di Roma e Inter con i rispettivi capitani dell'epoca. «Avere il 100% contro non è stato facile, mio babbo, scherzando, me lo diceva sempre che stavo facendo un lavoro perfetto. Sono quelle situazioni che ti fanno capire chi sei. Tutti si aspettavano che smettessi a breve di fare l'allenatore e invece no. In quelle situazioni dovevo essere giusto per la Roma e per l'Inter e cercare la vittoria prima di tutto. O vinco o dovete perdere tutti, non è uno slogan che posso accettare da un calciatore che alleno», conclude Spalletti.

Ultimo aggiornamento: 21:39
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