Nanoplastiche trovate nelle placche aterosclerotiche: uno studio rivoluzionario pubblicato sul The New England Journal of Medicine ha dimostrato per la prima volta il danno per la salute umana causato da queste particelle. Le placche "inquinate" sono state associate a un aumento di oltre 2 volte del rischio di infarti e ictus, rispetto a quelle senza nanoplastiche. La ricerca, condotta in collaborazione con istituzioni come Harvard Medical School e IRCSS Multimedica, ha rivelato la presenza di micro e nanoplastiche come polietilene (PE) e polivinilcloruro (PVC) nel 58.4% e 12.5% dei casi rispettivamente. Queste particelle hanno dimostrato di rendere le placche più infiammate, instabili e friabili, aumentando il rischio di eventi cardiovascolari e mortalità. L'associazione tra nanoplastiche e malattie cardiovascolari sottolinea l'impatto negativo delle materie plastiche sulla salute umana e sull'ambiente, evidenziando la necessità di approfondire ulteriormente questa tematica.
Ultimo aggiornamento: 18:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".