Eurovision 2024, continuano le polemiche.
Lo sfogo
Dal sostegno (negato) alla Palestina, al clima orribile del concorso, passando per le politiche dell'EBU (European Broadcasting Union), la cantante irlandese Bambie Thug si è lasciata andare in un lungo sfogo, raccontando alla stampa al termine della sua esibizione tutto ciò che non ha funzionato all'Eurovision.
La cantautrice di Cork sarebbe infatti stata costretta a rimuovere le frasi "cessate il fuoco" e "libertà per la Palestina" dai suoi costumi di scena, in quanto non compatibili con la "clausola di neutralità politica" del concorso. Un fatto, questo, ripreso anche da un video su Tik Tok (ora cancellato), in cui si vedeva la cantante dire alla telecamera «È una ca***ta».
«Era molto importante per me perché sono a favore della giustizia e della pace», aveva detto l'artista. La richiesta di modifica da parte degli organizzatori, però, si basa sulle regole dell’Eurovision. Un portavoce della European Broadcasting Union (Ebu) ha, infatti dichiarato che «la scritta vista sul corpo di Bambie Thug durante le prove generali contravviene alle regole del concorso che sono pensate per proteggere la natura non politica dell'evento».
“Fuck the EBU, I don’t even care anymore” - Bambie Thug
❤️ pic.twitter.com/lKP5ukaNpc— adam (@aaddxm_) May 12, 2024
Oltre a questo, ieri dopo la sua esibizione Bambie Thug ha aggiunto: «Voglio solo dire, noi siamo ciò che è l’Eurovision. L’EBU non è ciò che è l’Eurovision. Fan***o l'EBU. Non mi interessa nemmeno più. Fan***o loro. Ciò che rende questo sono i concorrenti, la comunità dietro di esso, l'amore, il potere e il sostegno di tutti noi è ciò che sta facendo il cambiamento». La cantautrice ha poi mostrato il suo entusiasmo per la vittoria di NEMO, il concorrente in gara con la Svizzera: «Il mondo ha parlato. Stanno arrivando gli omosessuali. Non binari per la fot***a vittoria».