Il governatore preferito in Italia? È ancora Luca Zaia. La Lega rilancia: «Il Veneto sarà nostro»

Sondaggio Swg: 70% dei consensi, dato più alto in Italia. Secondo Fedriga (Fvg) col 64%

Mercoledì 15 Maggio 2024 di Paolo Navarro Dina
Luca Zaia

Prima l'affondo ("Abbiamo dieci nomi pronti per il Veneto"), poi il riconoscimento ("Luca Zaia è un patrimonio"). Infine "Il Veneto sarà ancora nostro". Ha fatto tutto da solo Matteo Salvini suscitando un vespaio di polemiche e di controrepliche in tutta la regione, ma ieri, il segretario della Lega ha dovuto far buon viso a cattivo gioco. Il tradizionale sondaggio Swg sul gradimento dei "governatori" regionali ha dato un risultato inequivocabile.

Luca Zaia è risultato (e non è la prima volta) il più gradito tra i presidenti di Regione, con il 70 per cento dei consensi

La rilevazione è stata effettuata su un campione di 11.589 maggiorenni residenti in Italia nel periodo 21 febbraio-26 aprile. Zaia resta stabile al primo posto, guadagnando un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Nel ranking dell'operato dei presidenti di Regione seguono al secondo posto un altro leghista "nordestino", Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia con il 64% e al terzo si piazza Stefano Bonaccini presidente dell'Emilia Romagna (Pd) con il 62%. Segue a ruota Vincenzo De Luca (Campania).

Fanalino di coda il governatore della Sicilia, Roberto Schifani (Forza Italia) con il 27 per cento dei consensi.

Cosa succede in Veneto dopo Zaia?


E se le classifiche possono valere qualcosa, proprio sul "primo posto" di Zaia si è scatenata l'ennesima battaglia sul futuro del Veneto, con un "botta e risposta" che chiarisce bene il clima politico che si sta vivendo. Da una parte chi difende l'ipotesi (ancora) del terzo mandato, dall'altra chi si sta impegnando (leggi Salvini) per trovare il sostituto di Zaia, e chi, infine, soprattutto Fratelli d'Italia vorrebbe contare di più a Palazzo Balbi puntando alla poltrona di governatore. E così, come in una "disfida di Barletta", ieri c'è chi si è battuto in duello. Mario Conte, sindaco di Treviso, indicato come un possibile candidato alla Regione proprio da Salvini, ha cercato subito di smorzare i toni: «Parlare di nomi alternativi a Luca Zaia - ha detto - è prematuro e irrispettoso. Avere il presidente di Regione più amato dagli italiani è un patrimonio straordinario per il nostro partito. Il sondaggio parla chiaro e riporta i numeri di una stima incondizionata che è garanzia di vittoria. Con una tale distanza di tempo a separarci dalle elezioni regionali direi che è meglio che ciascuno continui a concentrarsi sul proprio ruolo». Messaggio chiaro.


E il terzo mandato?


Rincara la dose un altro leghista come Paolo Tosato: «Certo, sul terzo mandato per i governatori la strada è in salita - dice - vedremo se cambierà lo scenario, ma per ora registriamo il no di Fdi, Fi, Pd e M5S. Per me dobbiamo portare avanti la candidatura di Zaia. Fino al voto, previsto tra 2 anni, dobbiamo provare a insistere sul terzo mandato». Una lunghezza d'onda che accomuna anche il capogruppo Alberto Villanova (Lega) e la collega di partito Sonia Brescacin. Dice Villanova: «Zaia al 70 per cento. La Lega di territorio si dimostra ancora cassaforte inespugnabile di consenso. A qualcuno a Roma sarà andato di traverso il caffè... Non si può ignorare il valore politico di questo risultato». Gli fa eco Brescacin: «Il plebiscito su Zaia la dice lunga su come la pensino i veneti e gli italiani. Non è più rinviabile una riflessione sul terzo mandato. Un messaggio chiaro anche a quei parlamentari che credono, a torto, che si sia conclusa l'epoca di Zaia». E anche Vania Gava, sottosegretario all'Ambiente si rallegra del risultato di Zaia e Fedriga. E quindi tutti d'accordo? Nossignori.



Ci pensa Fratelli d'Italia a rompere le uova nel paniere
 

Il senatore Raffaele Speranzon, vicecapogruppo di Fdi mette da subito i puntini sulle "i": «Onestamente Non siamo affatto sicuri dice - che il Veneto nel 2025 spetterà alla Lega. Le elezioni europee saranno un altro tassello importante per capire forze, pesi e contrappesi anche in regione Veneto. Fratelli d'Italia, non solo alle Politiche, è stato il primo partito in Veneto e ha più che doppiato il secondo della coalizione di centrodestra, la Lega, e il Veneto è stata la regione dove abbiamo preso la percentuale più alta in tutta Italia. E se la democrazia ha un senso, la presidenza del Veneto nel 2025 spetterà a FdI. Sono i numeri che parlano. Quando si entrerà nel vivo delle decisioni e non solo nel campo delle ipotesi vedremo chi, nel nostro partito, potrà essere candidato. Salvini parla di dieci nomi per la Lega? Io sono più contenuto: abbiamo almeno mezza dozzina pronta a fare il Governatore». Uomini avvisati, mezzi salvati.

Ultimo aggiornamento: 17:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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