- Meloni: pacchetto di misure da 5 miliardi
- Landini (Cgil): «Basta marchette elettorali dal governo, ci batteremo per cambiare leggi folli»
Meloni: pacchetto di misure da 5 miliardi
Con il decreto legge che riforma le politiche di coesione approvato ieri dal Cdm «ci occupiamo ancora di lavoro con un pacchetto di misure che nell'ambito di un programma vale complessivamente oltre 5 miliardi di euro e vuole creare nuova occupazione soprattutto nel mezzogiorno».
Landini (Cgil): «Basta marchette elettorali dal governo, ci batteremo per cambiare leggi folli»
Le politiche economiche e sociali messe in campo dal governo «vanno nella direzione opposta» rispetto a quanto serve al Paese, «abbiamo bisogno di intensificare la nostra lotta e la mobilitazione. Vogliamo batterci finché la nostra Costituzione non sia applicata, utilizzando tutti gli strumenti democratici a disposizione, compreso il referendum». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione dei sindacati per il Primo maggio. «Quello che il governo ha fatto ieri, lo considero una marchetta elettorale», ribadisce dal palco, riferendosi alle ultime misure tra cui il bonus Befana. Poi afferma che «bisogna rimettere al centro il lavoro, i diritti delle persone, combattere e superare la precarietà, aumentare i salari». E rimarca la questione della sicurezza sul lavoro, con «gli infortuni e le morti che si registrano soprattutto nel sistema degli appalti e subappalti e coinvolgono di più i lavoratori precari. Bisogna - insiste - cambiare il modello di sviluppo e cambiare le leggi sbagliate, folli che ci sono nel Paese». Landini cita Sergio Mattarella: «Ha detto che il lavoro non è una merce, ma è libertà. E per questo ha indicato nella precarietà e nello sfruttamento due elementi che vanno combattuti e contrastati».
Al via la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo maggio, che quest'anno si tiene a Monfalcone (Gorizia) ed è dedicata all'Europa. «Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale», è infatti lo slogan scelto dai tre sindacati confederali, in piazza con i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Ad ospitare il tradizionale appuntamento sindacale per la festa dei lavoratori è dunque quest'anno la città del Friuli Venezia Giulia, 20 anni dopo il Primo maggio che nel 2004 vide svolgersi la manifestazione unitaria a Gorizia in occasione dell'allargamento dell'Ue con l'ingresso di dieci nuovi Paesi, tra cui la vicina Slovenia. L'appuntamento stamattina è in piazza della Repubblica a Monfalcone, dove è allestito il palco dal quale prenderanno la parola prima sei delegati delle tre organizzazioni e poi, nell'ordine, i segretari generali Bombardieri, Sbarra e Landini, che chiuderà gli interventi. Nel pomeriggio, infine, l'altro tradizionale appuntamento con il Concertone a Roma che quest'anno debutterà al Circo Massimo, non potendosi tenere in piazza San Giovanni per i lavori del Giubileo.