L'Aquila, bufera tangenti sulle chiese
parroco morente portato a firmare

Mercoledì 18 Giugno 2014 di Marcello Ianni
Gli inquirenti
L'AQUILA - la Mancinelli (che aggiorna Marchetti su tutto quanto accade negli uffici del Mibac) a trovare le imprese disposte a costituire con Massimo Vinci un’Ati per i lavori alla chiesa di Santa Maria Paganica e ad intascare la mazzetta in un ristorante a Carsoli.



Prima un incontro a Roma, in cui avviene la costituzione dell’Ati tra Carlo Cricchi, la ditta individuale Cristiano Incontro e la società Ircop Spa; poi la conta della mazzetta (proveniente dal Cricchi) in macchina tra Vinci e la sua segretaria, connessa alla costituzione dell’Ati quale anticipo dell’1 per cento, sul lavoro da erogarsi successivamente all’aggiudicazione dei lavori. «Uno, due tre, diciannove da cento, da cento, sono mille e nove». Nello stesso giorno Vinci e Pietrangeli si ritrovano con la Mancinelli e Marchetti alla «Nuova fattoria» di Carsoli, ma prima un’ultima conversazione in auto. Vinci: «I soldi che faccio ce li devo dare ora..o..dammeli me». È in questo momento che si accendono le telecamere degli investigatori. Dopo un breve incontro all’ingresso tra Vinci e Marchetti, quest’ultimo consegna una busta da lettere alla Macinelli che la ripone in borsa: «Sistemali meglio», le parole di Marchetti. I finanzieri in un finto controllo stradale appureranno che il denaro contante ammontava a 8.600 euro. L’ammontare finale della mazzetta all’1 per cento sarebbe stato di 190 mila euro se si considera l'appalto da 19 milioni di euro.

La stessa Mancinelli, qualche giorno prima, si era lamentata di non aver visto «ancora una lira» in cambio dei favori, in una telefonata intercettata con il fidanzato Vincenzo Altorio. Altro spaccato che emerge dall’inchiesta è la retrodatazione delle presunte false scritture private tra la Cristiano Incontro ed il parroco don Renzo Narduzzi (parroco di Santa Maria Paganica) e del pessimo stato di salute del sacerdote, affetto da una grave malattia come accertato dalle cartelle cliniche. In una intercettazione Vinci afferma: «Siccome è dissociato..abbiamo accompagnato con la mano a firmare».



IL PREMIER

Altro aspetto importante è il pressing all’ex premier Enrico Letta e a suo zio Gianni per la modifica dell’ordinanza. La Mancinelli infatti riceve l’incarico – si legge nell’ordinanza – dall’ex vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole di consegnare loro due buste contenenti appunto la proposta per far diventare la Curia soggetto attuatore al posto del Mibac. «Bisogna parlà con D’Ercole – dice al telefono la Mancinelli – per l’incarico a Marchetti, vorrei spingere in questo senso». Ma il ruolo della Mancinelli emerge anche in relazione ai lavori di consolidamento di palazzo Margherita, chiesa-teatro Sant’Agostino, chiesa San Silvestro, dove la donna provvedeva ad agevolare l’azienda Anzillotti. Il Gip sottolinea la «notevolissima pericolosità sociale».



L’EX PRESIDENTE

Altro spaccato quello su Graziano Rosone, finito ai domiciliari per millantato credito. L’ex dirigente dell’Aquila calcio, è accusato di essersi fatto consegnare da un dipendente delle Poste la somma di 12 mila euro con il falso pretesto di dover remunerare la vice presidente della Croce Rossa Italiana, Maria Teresa Letta. In cambio si era reso disponibile a raccomandare l’impiegato per ottenere un trasferimento.
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 11:03