Cortina 2026 e la nuova pista da bob, il Tar respinge il ricorso di Italia Nostra

Lunedì 15 Aprile 2024
Nuova pista da bob, il Tar respinge il ricorso di Italia Nostra

CORTINA - Nessuno stop ai lavori di costruzione-riqualificazione della nuova pista di bob "Eugenio Monti" di Cortina d'Ampezzo, funzionale alla realizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Lo ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso di Italia Nostra. L'associazione lamentava l'illegittimità delle procedure sotto vari profili, contestando tra gli altri: l'approvazione del progetto definitivo, il parere del Comitato Tecnico Regionale VIA, l'approvazione del progetto esecutivo, l'indizione della procedura aperta per l'affidamento dei lavori, e l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione Veneto sul secondo progetto.

Dopo aver respinto il motivo di ricorso con il quale Italia Nostra lamentava la lesione del proprio diritto partecipativo, i giudici si sono concentrati sui motivi prettamente tecnici.

Ecco che allora hanno ritenuto infondato il motivo di ricorso con il quale si sosteneva che "la nuova infrastruttura sarebbe insuscettibile di coesistere con il 'segno rinaturizzato' della pista storica, che doveva invece essere preservato secondo i vincoli posti dal Ministero della cultura". Il Tar ha osservato che le censure "sembrano indirizzarsi sul progetto iniziale piuttosto che sull'ultimo progetto adottato (differente da quello precedente e sensibilmente più ridotto)"; e comunque entrambi "sono stati oggetto di valutazione in ordine alla compatibilità con gli interessi tutelati dal Ministero della cultura e dalla competente Soprintendenza" con una "valutazione immune da illogicità".

In tema di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), i giudici hanno ritenuto che l'opera in questione "non necessita della Valutazione Ambientale Strategica, perché, come è stato correttamente ritenuto dall'amministrazione, non rientra nei parametri che impongono ex lege tale valutazione"; mentre, in tema di assoggettabilità a Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA), per il Tar l'apposito Comitato Tecnico Regionale "ha motivatamente ritenuto che l'intervento di riqualificazione della pista esistente non rientrasse tra le tipologie progettuali per le quali è richiesta l'attivazione della procedura di VIA o di verifica di assoggettabilità a VIA". Ultima risposta dei giudici è stata quella di confermare come "all'esito di una analisi completa, è risultato che non sussistono modificazioni significative tali da incidere si valori ambientali".

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