PADOVA - Sono stati oltre 40mila gli spettatori che hanno seguito i 96 appuntamenti.
Si è conclusa ieri sera all'insegna dei numeri-record, infatti, la 17.edizione della Fiera delle parole, la rassegna letteraria organizzata da Bruna Coscia, che si è protratta per l'intera settimana. A dare appuntamento al prossimo anno come da tradizione è stato il cantautore Roberto Vecchioni, ormai ospite fisso dell'ultima giornata del festival, il quale anche stavolta ha incantato il pubblico con uno spettacolo di parole e musica che ha riscosso una serie di scroscianti applausi, tributati dalle tantissime persone presenti: l'autore era accompagnato dalla chitarra di Massimo Germini. Prima di Vecchioni si erano alternati sul palco altri nomi famosi, tra cui Mario Tozzi, Elena Stancanelli, Sveva Casati Modignani, Simonetta Agnello Hornby, Cristina Comencini e Vito Mancuso.
LE RIFLESSIONI
«È stata un'edizione semplicemente memorabile - ha commentato la curatrice - perché è stato l'anno del ritorno in centro storico, ma anche della permanenza in Fiera. Gli appuntamenti sono stati tutti di qualità e gli ospiti hanno dimostrato grande passione. E il pubblico ha risposto alla grande, con prenotazioni sold out per quasi tutti gli incontri già pochi giorni dopo la pubblicazione del programma. Tutto questo conferma la bontà di una formula che si rinnova nella continuità. Agli spazi tradizionali, tra cui Palazzo della Ragione, Sala Rossini al Pedrocchi, l'Archivio antico del Bo e le librerie cittadine, si sono aggiunti quelli del quartiere fieristico, individuati due anni fa come soluzione d'emergenza e oggi diventati una delle case del festival, dove si possono accogliere più spettatori. E poi è motivo di grande soddisfazione che ai protagonisti di ogni edizione, come ad esempio Vecchioni, Augias, Casati Modignani, Maraini e Tozzi, se ne siano aggiunti di nuovi e altrettanto importanti».
«Su Palazzo della Ragione - ha aggiunto Bruna Coscia - c'è una situazione di incertezza per il prossimo anno, in quanto le norme dell'Unesco vietano il suo utilizzo per manifestazioni che limitano la fruizione dei visitatori, ma spero che verrà individuata una buona soluzione».
I DETTAGLI
Sulle caratteristiche del pubblico che ha manifestato grande attenzione per la Fiera della parole, la direttrice artistica ha annotato: «Continuiamo ad avere numerosi fedelissimi che seguono da anni il Festival, ma quest'anno in modo particolare abbiamo registrato arrivi da tutta Italia e quindi ci fa piacere pensare che il nostro festival letterario abbia avuto un peso nel promuovere l'offerta culturale e turistica di Padova, a beneficio dell'indotto economico. Senza contare il contributo portato alle librerie cittadine che hanno ospitato una serie di appuntamenti e venduto i libri».
«Da sempre - ha concluso - durante gli incontri organizzati nell'ambito della rassegna cerchiamo di offrire al pubblico chiavi di lettura per comprendere e indagare i fatti del periodo che stiamo attraversando. La pandemia ha reso più forte questa esigenza, e maggiormente attenti gli autori a soddisfarla con i propri interventi, e quindi ritengo che l'elevatissima partecipazione dal parte della gente registrata nell'edizione 2022 si riconducibile anche a questo».