Ponte San Nicolò. Adriano, lutto cittadino nel giorno del funerale. Il dolore del sindaco: «Una morte assurda, è un momento che speravo di non dover vivere»

Venerdì 12 Aprile 2024 di Cesare Arcolini
Ponte San Nicolò. Adriano, lutto cittadino nel giorno del funerale. Il dolore del sindaco: «Una morte assurda, è un momento che speravo di non dover vivere»

PONTE SAN NICOLO' - Attorno alle 14 di ieri è toccato a Sabrina Greggio dire che il corpo ripescato dai sommozzatori dei vigili del fuoco dalle acque del lago di Suviana era quello di suo marito, l’ingegnere Adriano Scandellari, 58 anni, dipendente di Enel Green Power per conto di cui era responsabile del servizio misure prove e collaudi.

Poi, la chiamata alle figlie, rimaste a casa a Ponte San Nicolò: «Papà sarà sempre con noi, ma da ora in poi ci proteggerà dall'alto dei Cieli» la frase detta dalla donna, sorretta in quegli istanti dal sindaco di Ponte San Nicolò, Martino Schiavon, e dal parroco don Daniele Cognolato. Una frase dolorosa, ma carica di fede e di amore per l’uomo con il quale ha vissuto buona parte della sua vita. Un uomo che amava il suo lavoro, la sua casa e nel tempo libero era sempre presente in parrocchia.

IL PRIMO CITTADINO

Sconvolto anche il sindaco Martino Schiavon che sia mercoledì sia ieri era a Bargi: «Quando ho sentito la telefonata che Sabrina ha fatto alle sue figlie non sono riuscito a trattenere le lacrime. L’ho abbracciata e le ho detto che le porte del municipio per lei, le sue figlie e i suoi cari saranno sempre aperte. È stato un momento straziante, che speravo di non dover vivere». Poi il sindaco ha aggiunto: «Non sappiamo ancora quando, ma il giorno del funerale sarà lutto cittadino. È il minimo che possiamo fare per ricordare Adriano, il suo sacrificio, la sua assurda morte. Difficilmente in paese avevo respirato in passato un senso di vicinanza verso una famiglia in difficoltà. È il segnale forte che Adriano ha lasciato a tutta la comunità di Ponte San Nicolò: amore, disponibilità, senso del dovere e una innata allegria. A nome della mia amministrazione comunale ho portato a Sabrina le più sentite condoglianze». In pochi minuti la notizia del ritrovamento del corpo di Scandellari si è sparsa in paese a Ponte San Nicolò. Con compostezza chi si trovava in chiesa a pregare, ha continuato a farlo.

LA COMUNITÀ

«Perdiamo un pilastro della nostra parrocchia – hanno detto i fedeli presenti – adesso faremo di tutto per trasmettere affetto e vicinanza alla moglie Sabrina e alle giovani figlie. Nella nostra comunità parrocchiale nessuno viene abbandonato e siamo abituati a chiuderci a cerchio e ad aiutare chi è più in difficoltà». Tra le persone che conoscevano bene l’ingegnere di Enel, l'ex sindaco Enrico Rinuncini che ha concluso: «Questa disgrazia non ci voleva. Perdiamo una persona speciale, con una grande esperienza professionale alle spalle, che ha pagato con la vita la sua passione. Sicuramente non lo dimenticheremo mai». In via Palladio dove viveva Adriano con la famiglia, per tutta la giornata di ieri si sono alternati parenti ed amici di famiglia che hanno portato una parola di conforto alle figlie in un momento così tragico. Quando la moglie tornerà a Ponte San Nicolò con i fratelli di Adriano – tra cui don Leonardo Scandellari, parroco della chiesa di San Prosdocimo a Padova – verrà costantemente seguita per cercare di superare un momento così devastante e concentrare le proprie forze sulle giovani figlie. In questo contesto di dolore anche don Daniele Cognolato sarà costantemente a fianco ai familiari di Adriano in attesa poi di organizzare il funerale. 

Ultimo aggiornamento: 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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