PADOVA - Vanda Pellizzari dice addio alla Lega. «Non mi riconosco più nella linea del partito e a livello cittadino il dibattito è impossibile».
IL DISSIDIO
Una rottura che, dal punto di vista simbolico, è apparsa chiara lo scorso 8 dicembre quando, in sala verde del Pedrocchi, l’ex consigliere regionale della lista Zaia, Fabrizio Boron, vicinissimo a Vanda, ha annunciato il suo passaggio a Forza Italia. In quell’occasione Pellizzari era presente tra il pubblico assieme a suo nipote, nonché presidente dell'Associazione commercianti del centro storico Massimiliano Pellizzari. Ieri, però, è arrivato il crisma dell’ufficialità. Un addio che non fa torto allo stile dell’ex capogruppo bitonciana. «Per me questi anni sono stati bellissimi e auguro ai miei ex compagni di viaggio ogni bene», ha premesso ieri Pellizzari che poi ha aggiunto: «A seguito di una lunga e sofferta riflessione, ho deciso di rassegnare le dimissioni dalla Lega. Dopo quasi dieci anni di militanza durante i quali ho profuso il massimo impegno con entusiasmo e passione senza mai risparmiarmi, specialmente durante il mandato da consigliere comunale, ho fatto la mia scelta e non è nelle mie intenzioni, almeno per ora, entrare in altri partiti».
LA POSSIBILITÁ
Non è detto, però, che in futuro l’ex consigliera bitonciana non decida di impegnarsi attivamente in politica. La sua vicinanza a Boron, infatti, porta a pensare che, prima o poi, potrebbe avvicinarsi al partito fondato da Silvio Berlusconi. Tra le altre cose, ormai da mesi il coordinatore regionale Flavio Tosi anche a Padova sta lavorando nel reclutamento di figure radicate nel territorio e, da questo punto di vista, Pellizzari avrebbe tutte le carte in regola. «Nella Lega ho sempre creduto e i cittadini lo sanno bene, ora tuttavia faccio fatica a condividerne la linea politica, anche a livello locale – ha aggiunto, non rinunciando ad una stoccatina ai vertici cittadini e provinciali legati a doppio filo a Bitonci e, di conseguenza, salvianiani ortodossi - In città il dibattito è di fatto precluso e questo limita la crescita del Partito in termini di consensi e credibilità». «La mia decisione è stata alquanto sofferta, ma ponderata. Avverto pertanto la necessità di archiviare questo percorso politico, iniziato nel 2014, che non rinnego – ha concluso –. Tuttavia, visto che non sono mai scesa a compromessi, la mia coscienza mi impone di rimanere coerente con i miei principi e i miei ideali. Continuerò a battermi a fianco ai cittadini e ai commercianti garantendo loro il mio appoggio facendomi portavoce delle loro istanze, come ho sempre fatto».