Veneto, centrodestra al voto in ordine sparso. Già diviso in 10 comuni

A un mese alla presentazione delle liste, accordi di coalizione solo in 6 centri su 24

Venerdì 29 Marzo 2024 di Alda Vanzan
Veneto, centrodestra al voto in ordine sparso. Già diviso in 10 comuni

VENEZIA - Unito in 6 Comuni, diviso in 10, in alto mare in 8. Così il centrodestra nei 24 Comuni del Veneto con più di 15mila abitanti che l’8 e il 9 giugno dovranno eleggere il sindaco. È vero che manca ancora un mese per la presentazione delle liste, ma a emergere sono soprattutto le tensioni e le divisioni tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, con conseguenti riposizionamenti degli alleati più piccoli, dall’Udc a Coraggio Italia, a seconda delle dinamiche locali.
Il centrodestra ha chiuso l’accordo a Rovigo, unico capoluogo di provincia interessato da questa tornata elettorale dopo le dimissioni del sindaco di centrosinistra Edoardo Gaffeo, riunendosi attorno a Valeria Cittadin. Politicamente la dirigente scolastica ed ex segretaria della Cisl viene data in quota Fratelli d’Italia, lei dice di essere civica. Più che gradita, tra l’altro, alla Lega.
Tutti uniti a Montecchio Maggiore con la leghista Milena Cecchetto, eletta in consiglio regionale nel 2020 dopo due mandati consecutivi nella città dei Castelli di Giulietta e Romeo.

Martedì la presentazione ufficiale. Tutto lascia intendere che la coalizione sarà unita anche a Valdagno con l’attuale consigliere comunale leghista Alessandro Burtini. Intesa già raggiunta a Cadoneghe, sarà ricandidato il sindaco uscente leghista Marco Schiesaro. In provincia di Venezia accordo raggiunto a Scorzè con Giovanni Battista Mestriner, già sindaco dal 2009 al 2019, ora passato a Fratelli d’Italia. All’angolo la sindaca uscente e ricandidabile Nais Marcon, all’epoca sostenuta dal consigliere regionale leghista Gabriele Michieletto. Alleanza quasi compatta a Mogliano con il civico uscente Davide Bortolato: quasi perché l’ex assessore Giuliana Tochet ha deciso di correre da sola.


DIVISI
Centrodestra spaccato a Bassano del Grappa: Lega e Forza Italia candidano il vicepresidente del consiglio regionale del Veneto Nicola Finco (che è della Lega), mentre FdI potrebbe sostenere la sindaca uscente, che è leghista, Elena Pavan. Divisioni a Schio: FdI vorrebbe puntare su un proprio consigliere comunale, ma la Lega non ci sta, mentre Forza Italia è sull’assessore uscente Cristina Marigo. Spaccatura netta a Monselice con la Lega che corre per il bis della sua Giorgia Bedin assieme a tre civiche, mentre Fdi e FI sono con il coordinatore provinciale degli azzurri Luca Callegaro. Il commissariato Comune di Selvazzano Dentro vede la sindaca “caduta” Giovanna Rossi di nuovo in corsa con Lega e Udc, mentre FdI e Forza Italia sostengono Mariano Fuschi, presidente del circolo cittadino dei meloniani. Analoga spaccatura, ma con alleanze diverse, a Vittorio Veneto dove Lega e FdI sostengono l’avvocato Giovanni Braido, mentre Forza Italia dovrebbe appoggiare l’ex vicesindaco leghista Gianluca Posocco che è uomo dell’ex leghista Toni Da Re. A Paese dominano i veti del sindaco uscente leghista Katia Uberti verso alcuni esponenti meloniani, tanto che non si esclude una corsa solitaria di FdI. 
A Spinea Lega e Coraggio Italia di Luigi Brugnaro sostengono Claudio Tessari, FdI (se non cambia idea) e Forza Italia stanno con la sindaca uscente del Comune commissariato Martina Vesnaver.
A Noale patto Salvini-Calenda con Lega e Azione che sostengono l’avvocato Stefano Sorino, mentre Forza Italia, Pd e Coraggio Italia hanno creato una “santa alleanza” per candidare l’ex sindaco ed ex segretario azzurro Michele Celeghin. I Fratelli stanno a guardare, i vertici provinciale di Forza Italia hanno già messo le mani avanti: “Il centrodestra deve essere unito”. Ad Arzignano è Forza Italia a non volerne sapere della sindaca uscente leghista Alessandra Bevilacqua, sostenuta anche da FdI. Centrodestra diviso a Cassola dove la Lega locale non intende appoggiare Silvia Pasinato, proposta da FdI, preferendole l’attuale vicesindaco di Rosà, Paolo Bordignon.


IN ALTO MARE
Nulla di definito a Portogruaro (dove la Lega sta puntando sull’ex deputata Ketty Fogliani), Legnago, San Bonifacio, Negrar, Pescantina, Valeggio sul Mincio, Rubano. E a Preganziol, dove ancora non si è trovata una quadra tra Gianni Cestaro proposto da FdI e l’imprenditore Dino Vecchiato sostenuto da Forza Italia e dato per favorito.


I COMMENTI

Alleati sì, ma anche concorrenti. In casa della Lega sono stati fatti i seguenti conti: 50% dei candidati sindaci sono tesserati Lega, il 30% sono civici, il 20% se li dividono FdI e FI. Con analoga proporzione nei Comuni piccoli sotto i 15mila abitanti. «Meglio avere tantissimi voti e pochi candidati, piuttosto che pochissimi voti e tantissimi candidati - ribatte il coordinatore regionale di FdI, Luca De Carlo - Noi non avremmo classe dirigente? E com’è che alle Provinciali abbiamo fatto gli stessi numeri della Lega? Forse non è vero che hanno così tanta classe dirigente e se ce l’hanno non prendono voti». E a proposito di numeri, si fa sentire Forza Italia che nell’ultimo sondaggio nazionale ha sorpassato la Lega: «Salvini ha abbandonato il Nord, ora ci siamo noi con Forza Nord», dice l’azzurro Fabrizio Boron.

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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