Piscine esterne, arrivano i soldi per i lavori

Mercoledì 17 Aprile 2024
Piscine esterne, arrivano i soldi per i lavori

ROVIGO - Il Comune ha recuperato i soldi, 200mila euro da residui di mutui, per sistemare anche le vasche ludiche esterne del polo natatorio.

Una necessità non solo per la manutenzione necessaria, ma pure per offrire una struttura appetibile al futuro gestore. Concessionario che dovrà essere ricercato con un bando che da mesi si attende e che è finito per dipendere sia da questioni burocratiche, passaggi formali per definire le linee guida e la trasmutazione di queste in requisiti del gestore nonché quanto veniva offerto, sia appunto per l'attesa di sapere se i Lavori pubblici e la Ragioneria sarebbero riusciti a racimolare i fondi per pagare le opere esterne.


Tutto ciò, però, potrebbe portare a un allungamento ulteriore dei tempi per la riapertura del polo natatorio. Perché se è vero che i lavori (da 681mila euro) alle vasche interne, agli impianti e alle strutture stanno procedendo a tempi stretti a quanto si apprende da Palazzo Nodari, c'è che il bando dovrà essere pubblicato per 45 giorni e se uscisse oggi, si arriverebbe a fine maggio per assegnare la gestione, dunque con pochissimo margine per il vincitore di organizzarsi per aprire a metà giugno come era annunciato dal municipio. Che il bando esca oggi o a brevissimo, però, non è certo al momento.


L'altro quesito riguarda proprio i lavori ulteriori: andranno progettati e affidati in tempi strettissimi, anche se si tratta della manutenzioni meno complicate di tutte quelle che sono previste al polo natatorio. Sempre con l'obiettivo di arrivare alla fatidica apertura di metà giugno annunciata e desiderata.


LA STORIA
All'orizzonte di tale panorama, dunque, si vedono sempre più schiarite, in una vicenda che era esplosa a inizio anno quando il Comune aveva annunciato che sarebbe stato chiuso l'impianto intero per i lavori di manutenzione, nonché l'intenzione di cercare un nuovo gestore visto che quella di Rhodigium nuoto era già scaduta e operava in proroga. Decisione che provocò ondate di polemiche, anche all'interno della maggioranza, una delle ulteriori tappe che strapparono del tutto i rapporti tra il Pd e il sindaco Edoardo Gaffeo, che alla fine a febbraio si dimise con la fine anticipata dell'amministrazione. Gli annunci di quest'ultima sui tempi di riapertura e del bando, però, non trovarono riscontro nella realtà, perché di passaggi burocratici e tecnici da fare ce ne erano, così il percorso per arrivare all'apertura del cantiere nel complesso di viale Porta Po è stato più lungo, con il via ai lavori (previsti in 14 settimane) arrivato solamente il 4 marzo e con il dubbio, solo ora risolto sotto l'aspetto finanziario, della manutenzione anche delle vasche esterne, quelle dedicate al divertimento con gli scivoli, mentre per la piscina olimpica da 50 metri se ne riparlerà in futuro. Per questa vasca, infatti, servono lavori ingenti non solo di manutenzione, ma anche creare un sistema di pompe che portino via l'acqua di falda del vicino canale, che ha creato infiltrazioni sostanzialmente "inquinando" l'acqua della piscina stessa.

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