Uccise il figlio a coltellate, il padre
torna in carcere dopo la sentenza

Venerdì 1 Aprile 2016
Guerrino Minto e il figlio Alessandro
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CAMPAGNA LUPIA - E' arrivata dalla Cassazione  la condanna definitiva a 15 anni di reclusione per Guerrino Minto, il 72enne di Campagna Lupia che uccise nel 2013 il figlio 21enne Alessandro con una coltellata al cuore. Attualmente era ai domiciliari, ora per lui si riaprono le prote del carcere.
Il padre aveva ucciso il figlio per un prestito di 200 euro.
Un figlio, l’unico, avuto dal matrimonio con una bulgara, sposata quando lui aveva quasi cinquant’anni, e lei nemmeno trenta. Una unione difficile per il divario non solo anagrafico, ma anche culturale e linguistico. Almeno a detta di una vicina che racconta che quando Alessandro era molto piccolo, almeno due volte ha accompagnato al pronto soccorso la giovane moglie straniera, ancora incapace di esprimersi in italiano, col volto tumefatto dalle botte del marito. 
 

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