Filippo Turetta e il nome di Giulia mai pronunciato: «Sono affranto, devo capire come è successo». In carcere tra libri e oggi l'incontro con i genitori

Mercoledì 29 Novembre 2023, 07:26 - Ultimo aggiornamento: 11:18

Libri in cella

Senza però sottoporsi all'interrogatorio e dunque non spostando di un millimetro le indagini che presentano ancora diversi punti oscuri, incertezze temporali e reperti che non si trovano. Per esempio: manca una scarpa di Giulia (l'altra è stata trovata nella scarpata accanto al corpo). Soprattutto pesa su di lui la possibile contestazione dell'aggravante della premeditazione in fase di approfondimento da parte della Procura, motivo per cui ieri insieme al gip c'era anche il pm titolare dell'inchiesta, Andrea Petroni. Filippo Turetta è accusato di omicidio volontario aggravato dalla cessata relazione con la vittima e di sequestro di persona, ai quali potrebbero aggiungersi il reato di occultamento di cadavere e altre aggravanti come la crudeltà e i motivi abietti che farebbero lievitare la condanna all'ergastolo.

Oggi incontrerà i genitori in carcere, concessione speciale dato che non è giorno di colloqui. Intanto ha ricevuto dei libri, altro suo desiderio: un giallo di Agatha Christie e "La figlia del capitano" di Aleksandr Pukin, storia di un padre severo, un figlio ribelle spedito a prestare il servizio militare e una giovane donna contesa.

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