Jesolo, a rischio la balneazione: «Mancano 400 bagnini, rinviare l'apertura della stagione alla fine delle scuole»

Mercoledì 20 Marzo 2024, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 12:24

ASSISTENZA A RISCHIO

Sul fronte del salvataggio, se a breve non verrà trovata una soluzione il rischio è quello di aprire gli stabilimenti solo in modalità "elioterapica", ovvero senza la possibilità di fare il bagno in mare. Naturalmente con buona pace della destagionalizzazione e delle spiagge aperte già a maggio. Per questo le cooperative di salvataggio più rappresentative del litorale veneto, Pulimar, Nuova Litoranea, Marina beach, Security srl e Turismo srl Wela, si sono riunite in un coordinamento per proporre soluzioni per salvare l'imminente stagione estiva. «È arrivato il momento che tutti spiegano dalle aziende - si rendano conto della gravità della situazione: ognuno per il proprio ambito di competenza, faccia tutto il possibile per cercare di affrontarla concretamente. Solo con un lavoro di squadra si potrà forse trovare una soluzione percorribile per garantire la sicurezza dei milioni di bagnanti che sceglieranno il litorale veneto per le vacanze. Non si tratta di fare un doppio turno al personale già assunto, come può accadere in un ristorante: senza addetti il rischio è quello di non garantire la balneazione, con tutto ciò che una simile situazione comporterebbe».

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