Castelfranco. Malata di tumore, la scuola non concede la didattica a distanza alla studentessa. La protesta: «I compagni disertino la scuola»

Martedì 12 Dicembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12:15

La scoperta della malattia

«Abbiamo scoperto la malattia all’inizio dell’anno scolastico e abbiamo subito informato la dirigente della scuola», racconta Matteo, che ha subito chiesto di poter usufruire della didattica a distanza sincrona. «La dirigente ci ha subito risposto che non c’era sufficiente banda a scuola. Potevo fornire io tablet e rete wireless, ma non è stata ritenuta una soluzione adatta – prosegue il papà di Elena – La preside ci ha anche detto che la dad era vietata, mentre alcuni professori che insegnano in ospedale ci hanno detto che valeva solo per il Covid e nel Miur stesso si legge che è fortemente consigliata per i malati oncologici». «Questo stato di cose sta causando un forte stress a Elena: il suo fisico è già debilitato dalle cure e sta perdendo la voglia di studiare», aggiunge l’uomo. La situazione è peggiorata quando alla studentessa è stata negata la partecipazione online al Pcto, che prevede anche incontri nazionali creati ad hoc da Unioncamere. «Le prime lezioni sono state seguite regolarmente, improvvisamente le hanno detto che non era più possibile - continua papà Matteo - Non capiamo perché ci stanno mettendo i bastoni tra le ruote. Elena vuole solo studiare e stare con i suoi compagni di classe». Da qui la richiesta per un’azione forte: questa mattina, giornata di Pcto, un’azienda esterna farà da relatore in classe, ma i compagni di classe dovranno entrare solo quando Elena avrà un link per partecipare all’incontro.

L'istituto Sartor di Castelfranco Veneto
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