Internazionali Roma, Sinner: «Sarò al Roland Garros solo se al 100%. Non pensavamo che l'infortunio fosse così serio»

«No, non è sempre detto che quando uno si fa male è un errore.

Abbiamo fatto tutte le cose giuste, ci siamo presi delle giornate di riposo dopo Monte Carlo che mi servivano per arrivare fresco a Madrid. Ci siamo allenati per mettere benzina nelle gambe per giocare agli Internazionali e a Parigi. Abbiamo fatto tutte le cose giuste, se dovessi tornare indietro non so cosa cambierei. È tanto che non ho un infortunio, spero di recuperare il prima posssibile e tornare più forte di prima».

«Non voglio entrare nei dettagli. Pensavamo non fosse nulla di grave e invece dalla risonanza c'è qualcosa che non va. Se non dovessi recuperare al 100% mi potrei fermare per un altro po'. Non ho voglia di buttare via tre anni di carriera del futuro. Non ho fretta anche se fa male, ma penso che curare il corpo è molto più importante. Vediamo come gestire tutto».

«Onestamente era qui a Roma. Spero di gicoare a Torino davanti al pubblico italiano. tutte le gare che posso fare in Italia sono speciali. Gli Internazionali erano molto importanti acnhe per i punti. Sono in buona posizione per fare bene, ma questo è secondario. L'obittivo è quello di andare a Torino. Spero di riuscirci».

«Non ho mai avuto prpoblemi nel passaggio dalla terra all'erba. Stiamo facendo dei lavori per recuperare, ma a bassa intensità. Ci saranno più risposte tra una settimana o dieci giorni. Ovviamente il Roland Garros lo giocherò se sono al 100%. Se c'è mezzo dubbio dobbiamo vedere».

«Dobbiamo ancora decidere alcune cose. La preprazione per Parigi non sarà ottimale perché siamo stretti però daremo tutti il massimo per arrivare con una percentuale di competitività alta».

«Non penso di aver fatto errori. Mi rendo conto che il riposo è importante. Penso sia importante anche per la parte mentale. Bisogna capire quando è il momento giusto di giocare o meno. Dopo Monte Carlo non ho toccato la racchetta per diversi giorni e mi sono sentito bene. A Madrid piano piano la situazione è peggiorata. Sono abbastanza tranquillo».

«Alcuni infortuni si possono prevenire e altri no. Lo scorso anno ho giocato senza infortuni e anch quest'anno fino ad ora. Adesso andiamo avanti. A Monte Carlo mi sono sentito bene anche se ero un po' stanco dopo Indian Wells. Il prossimo anno decideremo se giocare ancora a Monte Carlo. Non posso giocare sempre, anche se sono uno a cui piace farlo sempre. Non la vedo come una sconfitta. Ci sono delle cose che possiamo fare meglio».

«Di sicuro prima di Madrid stavo anche meglio. Lì ci sono stati giorni in cui lo sentivo di più e a volte un po' meno. Con Kotov ho sentito abastanza il dolore, ma sapevo che c'era qualcosa che non andava. Dopo abbiamo fatto la risonanza e abbiamo visto che non ero al 100% così abbiamo deciso di smettere di giocare. Poi abbiamo fatto degli esami e abbiamo preso questa decisione. Bisogna accettarlo anche se fa male, non solo a me, ma anche ai tifosi. Ho 22 anni e ne faccio 23 quest'anno. Spero di giocare 10 anni e più qui».

Jannik Sinner ha accusato un problema all'anca già nel torneo di Montecarlo. Dopo, il tennista di San Candido è andato a Madrid dove ha raggiunto gli ottavi di finale contro Kotov. Dopo aver sconfitto il russo, dove ha mostrato diversi problemi, si è ritirato dal Master 1000 a causa di un problema all'anca.

La conferenza stampa degli Internazionali di Roma comincia oggi alle 15.00, con Jannik che sarà presente solo come ospite. Il classe 2002, infatti, ha deciso di non partecipare al torneo e parlerà solo nell'incontro con la stampa di apertura.