L'emergenza Covid porta nel secondo trimestre del 2020 il Pil italiano al valore più basso mai registrato dal primo trimestre 1995. Lo riferiscono le stime dell'Istat sul Prodotto interno lordo italiano. Dopo la forte riduzione registrata nel primo trimestre (-5,4%), l'economia italiana nel secondo trimestre dell'anno in corso ha subito una contrazione senza precedenti (-12,4%) «per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate», sottolinea l'ente statistico.
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I valori
Nel secondo semestre dell'anno in corso si stima che il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito del 12,4% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali. Il secondo trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente sia nei confronti del secondo trimestre del 2019. La variazione congiunturale del Pil è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi, dall'agricoltura, silvicoltura e pesca, all'industria, al complesso dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.La variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,3%.