Una raffica di colpi sparati all’improvviso mentre i tavoli erano pieni di gente per l’aperitivo del sabato sera e il corso cittadino, la via dello struscio, pullulava di ragazzi e famiglie a passeggio. L’epilogo è drammatico: un giovane morto, un altro in fin di vita e due coetanei feriti. In serata la polizia ha fermato il presunto assassino, un 23enne. Si cerca il complice. Tutti albanesi. Si segue la pista del regolamento di conti tra bande rivali riconducibili alla mafia albanese che in Ciociara da tempo ha messo le radici nel business della droga e della prostituzione.
Ad un anno dall’agguato di Alatri costato la vita al 19enne Thomas Bricca, a rivivere la stesse sequenze di sangue e terrore è il capoluogo ciociaro.
«Pensavamo che fossero petardi e abbiamo capito quello che era successo soltanto dopo aver sentito urlare», racconta un signore che era seduto poco distante. Sono stati esplosi sei colpi, quattro sono andati a segno. La scena è drammatica. Fuggi fuggi di decine di passanti in preda alla paura. Tra loro tanti adolescenti che raccontano al telefono terrorizzati: «Hanno sparato davanti allo Shake». Nel giro di qualche minuto via Aldo Moro viene illuminata dalle sirene della ambulanze e della polizia.
I SOCCORSI
Mentre i medici del 118 cercavano di rianimare il giovane rimasto ferito in modo più grave, gli altri sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale “Spaziani” di Frosinone. Uno è stato trasferito in eliambulanza al “San Camillo” di Roma: le sue condizioni sono critiche. Un altro è stato operato nell’ospedale del capoluogo ciociaro: è in fin di vita. Il quarto, lievemente ferito e cosciente, è uscito dal locale in barella. L’equipe sanitaria, all’ingresso del bar, ha provato per oltre mezz’ora a strappare alla morte il giovane apparso sin dall’inizio in fin di vita, ma non c’è stato nulla da fare. Intanto in città è subito scattata la caccia agli autori dell’agguato. La polizia ha circondato la zona con posti di blocco, mentre da Roma sono stati inviati i rinforzi investigativi.
Gli agenti, attraverso i primi accertamenti, sono risaliti a chi ha fatto fuoco. Un 23enne albabense è stato fermato dopo un paio di ore. Secondo la ricostruzione i due gruppi, poco prima dell’agguato, sono venuti alle mani, come hanno confermato anche alcuni testimoni.
La città è piombata nella paura. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli: «Sono sconvolto e incredulo per quanto accaduto nella nostra città. Una sparatoria del genere in pieno centro è una cosa assurda. C’è stata molta paura tra la gente. Ho subito chiamato il prefetto di Frosinone Ernesto Liguori per chiedere la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica». La riunione si terrà oggi alle ore 11 in Prefettura. In città, nell’ultimo anno, quella di ieri sera è la quarta sparatoria.