Alemagna intasata dalle auto in fila dei turisti: «Intrappolati in casa»

Martedì 15 Febbraio 2022 di Giovanni Santin
Alemagna intasata dalle auto in fila dei turisti: «Intrappolati in casa»
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LONGARONE - Altra giornata da incubo per gli automobilisti che domenica sono scesi dal Cadore e da Cortina verso la pianura. Ma il problema, lo evidenzia un profilo pubblicato sul profilo del Nuovo Cadore che raccoglie informazioni, notizie ed eventi della zona, non è solo dei turisti che tornano a casa, ma ancor più grave è di chi vive lungo quell'asse viario e, per esempio in casi di emergenza sanitaria, a rischio è anche la salute dei cittadini.

Problemi tutti sul tappeto da anni per i quali il presidente della Provincia e sindaco di Longarone, Roberto Padrin, spera che la soluzione possa arrivare dalle varianti in programma. «Ma dice non ho la sfera di cristallo».


LA PROTESTA

Ecco dunque quanto pubblicato sul profilo Nuovo Cadore con riferimento a quanto accaduto domenica 13 febbraio: «Traffico da rientro, paralizzata la Alemagna, tre ore da Cortina all'autostrada. Anche domenica la Alemagna è stata teatro di un piccolo dramma collettivo: centinaia e centinaia di automobilisti fermi, o a passo d'uomo. Un serpentone lento da Cortina al casello della A27. C'è chi ha impiegato anche più di tre ore per coprire i 50 chilometri dalle piste da sci all'imbocco dell'autostrada a Pian di Vedoia». E quello che sta accadendo non è certo una sorpresa: «La situazione si ripete quasi uguale ogni domenica, sia d'inverno sia d'estate, in concomitanza con il rientro dalle località montane del Cadore». Nel post pubblicato su facebook non manca un confronto con altre con quanto accade in altre zone della provincia: «Dopo la creazione della circonvallazione di Agordo scrive l'utente del social le colonne in Agordino sono molto più snelle».


LA PREOCCUPAZIONE

Poi, giustamente, l'attenzione si sposta dai turisti ai residenti che non solo patiscono questa situazione con snervante regolarità e che fra Longarone e Caralte sono intrappolati in casa, ma vedono anche messa a rischio la difesa della loro salute: «La questione è sempre la stessa: in caso di emergenza come si fa a garantire il diritto alla salute ai residenti di Longarone e di certe parti del Cadore? Con la strada bloccata diventa difficile. E domenica molti tratti della Alemagna risultavano proprio bloccati: auto ferme da metà pomeriggio dalla galleria di Termine sino a Longarone. E man mano che passavano le ore, la colonna si allungava verso Pieve di Cadore; all'ora di cena arrivava a Caralte. Basteranno le varianti del Piano Anas - quando e se verranno fatte - a risolvere il problema?».

IL PRESIDENTE

Sollecitato a fare il punto della situazione, il presidente della Provincia e Sindaco di Longarone Roberto Padrin dice: «Nessuno ha la sfera di cristallo. È chiaro che noi riponiamo molta fiducia nelle tre varianti del Piano Anas due delle quali dovrebbero partire entro l'anno perché portino un miglioramento. Speriamo che la terza e quella di Cortina possano essere pronte almeno in parte per le Olimpiadi». Ma Padrin non nasconde il problema: «Purtroppo quella è una strada che non riesce a sopportare un numero così alto di automobili. Le code, peraltro, si creano in tutte le grandi località turistiche, non solo sulla Alemagna, ma anche al mare. I problemi ci sono, come non vederli. Tutti ci auguriamo davvero che grazie a questi interventi i problemi possano essere risolti. È chiaro però che ci vogliono degli anni per rispondere a questi problemi. La tutela della salute pubblica in caso di emergenza? Certo, anche questo tema è sul tappeto. Mi rendo conto sia dei disagi sia dei problemi delle persone, anche perché come sindaco di Longarone vengo spesso interpellato».

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