Scuola devastata con un estintore: tra i vandali anche un 13enne

Giovedì 18 Giugno 2020 di Gabriele Zanchin
I responsabili degli atti vandalici alla scuola San Giorgio individuati dai carabinieri
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CASTELFRANCO - Le videocamere hanno dato un volto, mentre i carabinieri della stazione di Castelfranco hanno dato nome e cognome ai responsabili dell'atto vandalico compiuto contro la scuola primaria di San Giorgio a Castelfranco (Comprensorio 1) il 28 aprile scorso, proprio in pieno lockdown. E' stato infatti denunciato per danneggiamento al Tribunale dei minori di Venezia un sedicenne del posto ritenuto il responsabile del raid, mentre il ragazzino che era con lui, un tredicenne sempre del luogo è risultato non imputabile proprio perché minore di 14 anni. I carabinieri della stazione di Castelfranco con la collaborazione anche dei dirigenti della scuola primaria San Giorgio di Borgo Padova inserita nel Comprensorio 1, hanno immediatamente avviato le indagini dopo la segnalazione dei danni alla palestra avvenuti nel pomeriggio del 28 aprile scorso: i giovani si erano introdotti nella struttura, avevano manomesso l'estintore e qindi danneggiato diversi attrezzi ginnici. 

L'INDAGINE
«L'indagine è andata a buon fine - ha spiegato Enrico Zampolli comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castelfranco - proprio perchè c'è stata fattiva collaborazione anche con la direzione scolastica». A mettere subito sulla buona strada i carabinieri sono state le testimonianze di alcune persone che hanno riferito di aver visto circolare due ragazzi in zona, descrivendoli abbastanza dettagliatamente, anche nell'abbigliamento. A confermare la presenza dei due ragazzi all'ora presunta del vandalismo anche gli esercenti di un bar che hanno visto i due, vestiti in quel modo, prendere alcune bibite nei loro esercizi. Ma quello che ha tagliato la testa al toro è stata una videocamera posizionata in zona che ha inquadrato i giovanissimi proprio mentre transitavano all'ora indicata, vestiti proprio come avevano indicato i testimoni. Questa dunque la prova che i due sono i responsabili dei vandalismi; ovviamente,oltre ai volti, bisognava anche dare un nome ai ragazzi.
 
L'ANALISI
Un lavoro, questo, che per i carabinieri del luogo è stato anche abbastanza veloce: essendo ben radicati sul territorio non è stato difficile, per loro, arrivare a dare un nome e cognome ai due. La sorpresa semmai è stata l'identità del più giovane dei due che, non essendo ancora quattordicenne, non può essere imputabile di alcun reato rispetto alla denuncia per danneggiamento che grava sulla testa del sedicenne. Ora gli inquirenti stanno anche valutando se i due possono essere i responsabili di altri atti vandalici compiuti sempre alla scuola primaria di San Giorgio, fortemente stigmatizzati dai residenti e dalla comunità che frequenta l'istituto. La dinamica è infatti simile: viene forzata la porta antipanico e poi con l'estintore ci si diverte a imbrattare la palestra danneggiandola. Un modus operandi simile o quasi ad altri episodi che si erano verificati in quella struttura scolastica nei mesi scorsi.
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