Scuola senza insegnanti, la preside chiede aiuto: si presentano in 120. Genitori, estetiste, artigiani pronti a salire in cattedra

Giovedì 20 Gennaio 2022 di Mauro Favaro
Mancano maestre
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SILEA - Si sono subito fatti avanti alcuni genitori degli alunni. Così come loro amici e conoscenti. E poi professionisti di ogni tipo: impiegati, artigiani, parrucchiere, estetiste e così via. Oltre 120 persone. Tutte pronte a salire in cattedra per coprire l'attuale assenza di 24 insegnanti a causa dell'emergenza Covid negli asili e nelle scuole elementari dell'istituto comprensivo di Silea. Con le graduatorie ormai vuote, l'appello alle famiglie degli alunni lanciato dalla preside Maria Pia Davanzo per trovare supplenti si è rivelato un successo: in un giorno e mezzo hanno risposto in 120. «Siamo stati sommersi dalle messe a disposizione spiega la dirigente scolastica ora le passeremo in rassegna una per una, verificando la presenza dei titoli richiesti.

Speriamo di riuscire a procedere con le sostituzioni temporanee con più facilità». Quel che è certo è che la risposta all'appello, rilanciato anche dal sindaco Rossella Cendron, è stata meravigliosa. «La comunità si è mossa in modo eccezionale sottolinea Davanzo sono felice perché in un momento complicato è arrivata un grande segnale».

A MACCHIA D'OLIO
Un segnale forte nel periodo più difficile per la scuola della Marca. Ad oggi il Covid è entrato in oltre 2300 classi. Più del 40% del totale. Tra queste, 756 sono in quarantena. Significa che più di 12mila studenti trevigiani stanno seguendo le lezioni da casa attraverso la didattica a distanza. Oltre ai ragazzi, l'ondata di contagi sta inevitabilmente mettendo in difficoltà anche gli stessi insegnanti. Come nel caso di Silea, appunto.

L'APPELLO IGNORATO
Davanzo era tra gli 11 dirigenti scolastici della Marca che alla luce dell'emergenza Covid avevano chiesto di rinviare la riapertura delle scuole dopo la fine delle vacanze di Natale, facendo scattare due settimane di didattica a distanza generale. Ma alla fine si è andati avanti con la scuola in presenza. «Molti dei 24 docenti oggi sono assenti perché contagiati, nonostante le tre dosi del vaccino, o perché costretti in quarantena come contatti di casi positivi fa il punto la preside più di qualcuno, poi, è in congedo parentale perché ha a sua volta figli piccoli che sono in quarantena. Si tratta di una catena. Senza scordare le altre malattie, la legge 104 e così via». È nata da qui l'urgenza di coprire le assenze brevi. L'istituto comprensivo, però, non riusciva a trovare supplenti per pochi giorni. Adesso ha più di 120 disponibilità. Ma va sottolineato che non tutti quelli che si sono proposti hanno i titoli di studio necessari per poter insegnare all'asilo o alle elementari, anche solo per qualche giorno. Per questo, a quanto pare, i genitori degli alunni che pur si sono fatti avanti non potranno salire in cattedra. Ogni candidatura, comunque, verrà valutata singolarmente. «Il problema ora riguarda la copertura delle supplenze brevi conferma Davanzo nei giorni scorsi ho telefonato personalmente a una serie di docenti che si erano messi a disposizione da mezza Italia. Ma è difficile pensare che qualcuno possa affrontare lunghi spostamenti magari solo per tre giorni o per una settimana». È infatti questo il periodo necessario per sopperire alle assenze dei 24 insegnanti. «Guardando in un raggio più locale aggiunge la dirigente abbiamo trovato la massima collaborazione. E questo dà una spinta fondamentale».

TUTTI IN DAD
Oggi quasi tutte le classi delle scuole dell'istituto comprensivo di Silea hanno attivato la didattica a distanza almeno in modo parziale per gli alunni costretti a casa dal Covid. Nonostante la carenza di personale, non è stato tagliato un solo minuto di lezione. In diverse altre scuole della Marca, invece, non è stato possibile far altro che ridurre gli orari organizzando ingressi posticipati e uscite anticipate. Dopotutto i contagi da coronavirus lasciano margini sempre più ridotti. In questo momento sono esattamente 2.093 le classi delle scuole trevigiane chiamate a fare i conti con casi di positività (solo ieri se ne sono aggiunte 269). Un terzo sono in quarantena. Il resto è formato da 430 classi in monitoraggio e più di 900 in auto-sorveglianza.
 

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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