Covid, quando rinunciare al pranzo di Natale? Dai tamponi con risultato sbagliato ai sintomi dell'influenza, i consigli

Domenica 17 Dicembre 2023, 23:54

PIÙ CASI NEL CENTRO ITALIA

Il problema di questa fase è che il Covid sta correndo molto velocemente, soprattutto nelle regioni del centro Italia che sono quelle con l’incidenza più alta (Abruzzo, Lazio e Umbria), ma ci sono anche altri virus respiratori in campo e si sta affacciando pure l’influenza all’orizzonte. Racconta il dottor Pier Luigi Bartoletti, medico di base romano e vice segretario nazionale Fimmg (federazione medici di medicina generale): «Nel mio studio ormai vedo almeno tre casi di Covid al giorno. E quando colpisce anziani e fragili continua a creare problemi seri. Ma stiamo vedendo anche i primi casi di influenza». Venerdì è stato pubblicato il report del ministero della Salute-Istituto superiore di sanità sulla diffusione del Covid. Appare - a livello nazionale - una lievissima frenata, attorno al 3,8 per cento (in totale nella settimana 7-13 dicembre ci sono stati 56.504 casi), con un lieve incremento dei ricoveri in area medica e terapia intensiva. I morti sono stati, in una settimana, 316 (sette giorni prima erano stati 313). Permane l’assalto ai pronto soccorso, in affanno anche per le altre malattie respiratorie, che stanno colpendo pure i bambini. Rezza: «Con i dati attuali possiamo pensare che il Covid sia arrivato a una sorta di stabilizzazione, toccheremo probabilmente il picco tra oggi e Natale, mentre quello dell’influenza potrebbe arrivare più avanti, tra gennaio e febbraio. Per fortuna sull’influenza la vaccinazione è andata meglio rispetto ai richiami contro il Covid. Però questa doppia onda, prima il Covid poi l’influenza, può rappresentare comunque un problema per il sistema sanitario. Teniamo conto però che di fatto sul fronte Sars-CoV-2 ormai ha vinto la variante Omicron, con le sue sottovarianti come la Pirola (mentre la parente stretta Jn1, che qualcuno giudicava più temibile, per ora in Italia non corre). La Omicron in generale si trasmette molto rapidamente, ma colpendo meno i polmoni mediamente causa malattie meno gravi. Però dobbiamo continuare a vigilare, tutelando i fragili con le vaccinazioni, perché per loro il pericolo è sempre presente, e monitorando ulteriori cambiamenti del Covid».

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