Porto, cosa vedere in due giorni: la libreria di Harry Potter, il vino e i ponti. La guida per visitarla

Mercoledì 15 Novembre 2023, 21:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 00:47

La letteratura

Il nostro itinerario alla scoperta della Porto letteraria inizia da un luogo cult, meta molto amata dai fan di Harry Potter: la Livraria Lello (Libreria Lello) in Rua das Carmelitas, definita dal The Guardian come la terza libreria più bella al mondo. Qui gli ambienti all’interno ricordano proprio la scuola di magia di Hogwarts, e la scrittrice britannica Joanne Rowling sembra abbia preso spunto da questo spazio in stile neogotico per la descrizione degli ambienti dell’accademia nei suoi romanzi. La Libreria fu inaugurata dai fratelli Lello nel 1906, su progetto dell’architetto Francisco Xavier Esteves, ma affonda le sue radici nell’originaria Livraria Internacional de Ernesto Chardron, del 1869. Seimila i titoli in vendita, in moltissime lingue, fra cui anche l’arabo, e in Italiano troverete Pinocchio di Collodi. Quasi 4000, e in alta stagione anche di più, i visitatori che si mettono in fila ogni giorno per accedere a questo “tempio” della letteratura, dove una stanza è dedicata al Nobel portoghese Josè Saramago.
Ma l’influenza di Porto sulla Rowling non finisce qui. In città vedrete aggirarsi molti studenti universitari in divisa, con una mantella nera sulle spalle: la stessa divisa, con mantello nero, la ritrovate negli aspiranti maghi dei film di Harry Potter, e sembrerebbe ispirata proprio al “traje” accademico degli studenti delle università portoghesi. Continuiamo il percorso alla scoperta di Porto con una visita al Palacio da Bolsa, trionfo di stile neoclassico, edificato nel XIX secolo (su progetto dell’architetto Joaquim da Costa Lima Junior) che nel 1841 fu la sede della Bolsa do Comercio.

All’interno spicca il sontuoso Salao Arabe, in stile moresco, ideato da Goncalves e Sousa nel 1862 per ricevere statisti di importanza mondiale; oggi la sala è utilizzata per eventi culturali. La Porto dell’arte contemporanea e della sostenibilità è simboleggiata da Serralves, fondazione privata (con contributi pubblici) che comprende un parco con installazioni dei maggiori artisti contemporanei, un museo (progettato negli anni ‘90 dall’architetto Alvaro Siza) dedicato a esposizioni fotografiche e performance artistiche, la Casa del Cinema e la Casa Art Deco, dove sono in esposizione fino al 7 gennaio le opere di Joan Mirò e Alexander Calver, artisti di punta del XX secolo e amici nella vita. Nei giardini di Serralves si ammirano opere di creativi di spicco del panorama contemporaneo, come la Paletta da Giardinaggio gigante dei coniugi olandesi Claes Oldenburg e Coosjie Van Bruggen, o lo Sky Mirror (specchio sul cielo) dello scultore di origine indiana Anish Kapoor.

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