Terremoto Taiwan, 9 morti e decine sotto le macerie: danni all'industria dei chip, economia in ginocchio

Mercoledì 3 Aprile 2024, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 10:01

Cosa è successo, la spiegazione

Secondo il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni, il terremoto di stamattina sarebbe «legato alla convergenza della placca delle Filippine con l’isola di Taiwan di circa 7 cm/anno. Eventi di questa magnitudo ne avvengono in media una quindicina l’anno al mondo, ma in questo caso il terremoto ha colpito un’area densamente popolata, dove però c’è una cultura sismica diffusa e i danni sono per questo relativamente ridotti». L'isola di Taiwan è stretta in una morsa, che scatena periodicamente grandi terremoti come quello avvenuto nelle prime ore del 3 aprile con magnitudo 7.4. «Si trova compressa tra la placca delle Filippine e quella Eurasiatica», ha aggiunto all'ANSA Carlo Doglioni: «La placca delle Filippine si avvicina a quella Eurasiatica di oltre 7 centimetri l'anno e questo attiva lo scorrimento delle faglie. La scossa - aggiunge Doglioni - è stata 30 volte più forte di quella registrata a L'Aquila nel 2009». Secondo l'Istituto Geologico degli Stati Uniti, infatti, la placca dell'Eurasia spinge verso Est in direzione contraria a quella delle Filippine, e la rottura della faglia che ha generato il forte sisma è avvenuta lungo una linea che va da Nord-Est a Sud-Ovest. «In genere, questi eventi seguono un percorso standard - afferma Doglioni - con una prima scossa più forte seguita da scosse di assestamento di intensità inferiore. La durata di questo fenomeno dipende dalla magnitudo del terremoto principale: più è forte più tempo ci vuole».

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