MESTRE - Lei, ventottenne, era in ospedale per dare alla luce il suo terzo figlio, ma quell'appartamento lo stava vedendo "in diretta" grazie ai video mandati dalla madre che si era presentata al suo posto all'appuntamento con quello che sembrava esserne il proprietario.
L'ANNUNCIO SUL WEB
«Non so se riavremo mai i soldi che abbiamo dato, ma non voglio che altre persone vengano truffate da questa persona - racconta la neomamma che, su Facebook, ha postato anche il nome e la foto presa dai video del sedicente proprietario dell'appartamento -. I carabinieri ci hanno detto che è il quinto caso segnalato di questo tipo da parte della stessa persona, di cui conoscono anche il vero nome». Il numero di telefono, del resto, è quello che lui stesso aveva pubblicato sulla piattaforma online "subito.it" per pubblicizzare la (falsa) locazione di quell'appartamento al civico 9 di via Campania. «Avevo trovato quell'annuncio all'inizio di aprile, contattando l'inserzionista al telefono - riprende la donna -. Mi aveva spiegato che aveva questo alloggio da affittare, come era fatto e quanto voleva di affitto e di caparra». Una trattativa che si è conclusa venerdì della scorsa settimana con l'incontro tra la madre della donna (ricoverata appunto in ospedale per partorire) ed il finto proprietario, al quale vengono consegnati i 1.600 euro in cambio delle false chiavi, di una ricevuta farlocca e di un improbabile appuntamento qualche giorno dopo per la firma del contratto. «Da allora, però, non ha più risposto al telefono - riprende la vittima della truffa - e ci siamo accorti che quelle non erano le chiavi giusti, così siamo andati dai carabinieri per denunciarlo». Ma la rabbia era così tanta che la donna ha voluto pubblicare anche la foto dell'uomo su Facebook, ricevendo risposte da parte di altri utenti che hanno subìto una truffa simile o da chi avrebbe visto quel truffatore dalle parti di piazzale Roma. Ma, ovviamente e dopo la loro denuncia depositata martedì scorso (sarebbe la quinta a carico dell'uomo), saranno ora i carabinieri a dover procedere con le indagini.