Buco nel conto del sindacato dei medici, indagato il presidente dell'Ordine Crisarà: appropriazione indebita di 80mila euro

Martedì 27 Febbraio 2024 di Nicola Munaro
Domenico Crisarà

PADOVA - Appropriazione indebita di 80mila euro che erano della sezione padovana della Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale. Questa l’accusa che la procura contesta al dottor Domenico Crisarà, segretario provinciale della Fimmg fino al 27 novembre (giorno delle sue dimissioni) e attuale presidente dell’Ordine dei medici euganei.

Crisarà è stato iscritto nel registro degli indagati nelle scorse ore dopo che alcune settimane fa i nuovi vertici padovani della Fimmg avevano denunciato anche in procura - non solo ai Probi viri e alla sezione nazionale del sindacato dei medici di base - come qualcosa non tornasse nel rendiconto del 2022, analizzato e vagliato dal nuovo direttivo. 

Cosa era emerso

Facendo il setaccio ai conti della Federazione, erano emerse alcune spese poco chiare secondo il nuovo direttivo, e che l’ex segretario aveva catalogato con semplici pezze giustificative, o nemmeno quelle. Chiamato a rispondere su cosa fossero quelle uscite dai conti della Fimmg e della Continuità assistenziale, davanti ai propri colleghi e al nuovo direttivo, Crisarà aveva ammesso che alcune spese non erano giustificabili.
Da lì la cosa era poi finita in procura: adesso l’accelerata, visto anche il clamore suscitato dall’assemblea di venerdì scorso in cui il nuovo segretario Fimmg, il medico Antonio Broggio, aveva riferito ai colleghi (a porte chiuse) delle spese della precedente gestione dei conti del sindacato. «Fimmg Padova ha adottato tutte le misure necessarie per garantire la salvaguardia dei diritti dei medici di famiglia» ha dichiarato in una nota diffusa domenica sera il segretario generale provinciale, Broggio, parlando di un’azione «doverosa e necessaria nell’interesse degli iscritti e del sindacato, danneggiati da quanto accaduto» annunciando di voler «procedere nelle opportune sedi giudiziarie fino a quando non sarà ristabilita piena chiarezza sull’accaduto». 

L'inchiesta, l'acquisizione dei documenti


L’inchiesta, ancora in fase embrionale, entra ora nel vivo con il mandato della procura agli inquirenti di iniziare tutte le verifiche del caso sull’intero periodo a guida Crisarà, concentrandosi anche sull’attuale gestione dell’Ordine dei medici. I rendiconti del 2023, il passato e il lavoro nel sindacato e nell’ordine rappresentano i tre corni dell’inchiesta aperta dalla procura di Padova. Documenti verranno raccolti nelle prossime settimane per confrontarli con le spese riportate nella denuncia: cioè acquisti su Amazon Prime, bonifici dal conto della Fimmg a quello privato di Crisarà con causale “rimborso spese” o prelievi da sportelli Atm senza alcun giustificativo. Le operazioni sarebbero state eseguite su due conti correnti del sindacato, ove confluiscono tutte le quote associative. Il primo dedicato ai fondi dell’assistenza primaria, da cui mancherebbero circa 80mila euro; il secondo per la continuità assistenziale (ex guardia medica) da cui sarebbero stati indebitamente prelevati 15mila euro tra il 2022 e il 2023 (si tratta di un rendiconto separato, ndr). «Il conto della continuità assistenziale è peraltro stato scoperto lo scorso autunno - ha evidenziato nei giorni scorsi  Broggio - prima i soci non ne conoscevano l’esistenza».
Su tutto questo, ora si concentra l’indagine della procura padovana che intende ricostruire nel dettaglio ogni movimento bancario.

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci