Spese con i soldi dei medici di base, c'è l'inchiesta sul “caso Crisarà”

Lunedì 26 Febbraio 2024 di Nicola Munaro
Domenico Crisarà

PADOVA ​- Qualcosa non tornerebbe - in fatto di spese - anche nel rendiconto del 2023, che a giorni andrà in assemblea per essere approva. Ma il sospetto risale la corrente e si estende agli ultimi cinque anni nei quali il dottor Domenico Crisarà è stato segretario padovano della Fimmg, la federazione dei medici di medicina generale.

In più c’è l’intero operato del medico, dal punto di vista sindacale e ordinistico, dal momento che Crisarà è stato anche presidente dell’Ordine dei medici di Padova. 


LA LENTE D’INGRANDIMENTO
I rendiconti del 2023, il passato e il lavoro nel sindacato e nell’ordine rappresentano i tre corni dell’inchiesta aperta dalla procura di Padova dopo che, nelle scorse settimane, il nuovo direttivo della Fimmg aveva depositato al quarto piano del palazzo di Giustizia una denuncia-esposto nella quale raccontava della gestione-Crisarà e di un ammanco, nelle casse del sindacato dei camici bianchi, di oltre 100mila euro relativo all’anno 2022 (e in parte al 2023) legato a ripetuti prelievi e bonifici senza alcuna pezza giustificativa, se non generici “rimborsi spese”. «La nostra è una operazione di trasparenza - spiegava ieri mattina il dottor Antonio Broggio, dal 6 dicembre nuovo segraterio della Fimmg di Padova - Se Crisarà (che si era dimesso a fine novembre, ndr) avrà modo di giustificare le spese contestate ben venga. Noi non accusiamo nessuno, chiediamo solo che la magistratura veda se la gestione è stata lecita o meno». 


GLI ACCERTAMENTI
E la magistratura sta lavorando: l’inchiesta è ancora in fase embrionale me è a 360 gradi, sull’intero operato di Crisarà come segretario del sindacato e come presidente dell’Ordine professionale. Documenti verranno raccolti nelle prossime settimane per confrontarli con le spese riportate nella denuncia: cioè acquisti su Amazon Prime, bonifici dal conto della Fimmg a quello privato di Crisarà con causale “rimborso spese” o prelievi da sportelli Atm senza alcun giustificativo. 


PRIME AMMISSIONE
A raccontare come già prima del consiglio di venerdì - nel quale è esploso il bubbone - Crisarà fosse stato messo di fronte alle proprie responsabilità, è una nota della Fimmg. Che, nascosta tra le righe, dice che l’ex segretario qualcosa ha ammesso. Questo il passaggio: «Invitato in occasione di un consiglio direttivo a fornire chiarimenti su alcune spese il dottor Domenico Maria Crisarà ha ammesso che molte di esse non avevano un idoneo giustificativo», si legge nella nota diffusa ieri sera. Comunicazione che poi continua: «Rimasto ignorato l’invito dei componenti del direttivo al dott. Domenico Maria Crisarà di voler chiarire la sua posizione, una volta insediato il rinnovato esecutivo, il segretario si è visto costretto a procedere giudizialmente al fine di tutelare i diritti degli associati e l’immagine di Fimmg Padova, cosa prima impossibile dato che la legale rappresentanza dell’ente era nelle mani» dello stesso Crisarà. Denuncia che è stata inoltrata anche alla presidenza della Fimmg e al collegio dei Probi viri per una valutazione a livello nazionale. 


«RISPETTO DELLE REGOLE»
«Fimmg Padova ha adottato tutte le misure necessarie per garantire la salvaguardia dei diritti dei medici di famiglia - dichiara il segretario generale provinciale, Antonio Broggio - Con quest’azione, doverosa e necessaria, chiediamo che le autorità preposte vogliano al più presto fare chiarezza su quanto occorso e, nel caso in cui fosse accertato un uso non corretto dei fondi della sezione provinciale di Fimmg, sancirne la restituzione nell’interesse degli iscritti e del sindacato, danneggiati da quanto accaduto. Tutto questo nel rispetto delle regole, dell’etica e della trasparenza che questo sindacato si è da sempre preposto di difendere ed affermare. Per noi è importante che gli associati e la collettività sappiano che condanniamo fermamente qualsiasi comportamento lesivo che possa intaccare l’integrità della sezione di Padova di Fimmg e soprattutto gli interessi dei medici di medicina generale suoi iscritti e che procederemo nelle opportune sedi giudiziarie fino a quando non sarà ristabilita piena chiarezza sull’accaduto», conclude.
 

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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