Una stazione che potrà crescere in anticipo rispetto a quella che sarà realizzata a Venezia-Tessera per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Una ferrovia che nei prossimi due anni vedrà la maggior parte dei lavori andare a buon fine e che quindi si velocizzerà, andando incontro alle decennali richieste dei passeggeri. Un aeroporto che si riempirà di voli, con nuove destinazioni già in cantiere per la stagione dell’autunno-inverno. Così il sistema di trasporto del Friuli Venezia Giulia lancerà la sfida finale al Veneto Orientale, con l’obiettivo di diventare un vero e proprio snodo per il Nordest e quella parte di Europa che guarda di qua per spostarsi e collegarsi al resto del mondo. Un piano integrato sui cui il presidente Massimiliano Fedriga conta molto.
CORSA CONTRO IL TEMPO
A monte del ragionamento c’è una tassa.
E in questo senso vengono in soccorso i lavori per il potenziamento della linea “Bassa” tra Trieste e Venezia, quella cioè che passa da Cervignano e Latisana per poi superare il confine a Portogruaro. Non si tratta di una vera e propria alta velocità, ma di lavori strutturali che permetteranno - questo sì - di tagliare i tempi di percorrenza dei convogli.
LA TECNOLOGIA
Entro il 2026 - questi sono i tempi comunicati dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante - la linea Trieste-Venezia sarà potenziata. Sono inclusi anche i lavori relativi al nodo di Latisana, ponte incluso. Ma quanto si riuscirà a guadagnare in termini di tempi di percorrenza? Dipenderà molto dal tipo di convoglio. La velocità in molti tratti poterà aumentare fino a raggiungere i 200 chilometri l’ora. Si tratterà soprattutto dei treni che potranno raggiungere questa velocità “saltando” alcune stazioni. «In quel caso - spiega sempre l’assessore Cristina Amirante - si potranno tagliare circa venti minuti di percorrenza».
Ma come stanno le cose oggi? Quanto ci si mette, con un interregionale, a raggiungere la stazione di Mestre partendo dal Trieste Airport? Un regionale veloce, che ferma solamente nelle stazioni principali, raggiunge Mestre in un’ora e ventiquattro minuti. È ancora troppo. In futuro, invece, il tempo potrà essere limato fino a un’ora. Un bel vantaggio. Per quanto riguarda invece Frecce e Italo, si arriverà poco al di sopra dei 45 minuti. Sarà di 12 minuti, invece, il guadagno percepito sui treni regionali veri e propri. Significherà che un passeggero potrà raggiungere Mestre in meno di un’ora una volta sbarcato dall’aereo a Ronchi dei Legionari. Così il Friuli Venezia Giulia riuscirà davvero a far concorrenza al Veneto.
IL PROBLEMA
Ma c’è ancora da risolvere il nodo Pordenone. Ad oggi, infatti, non esiste un collegamento diretto tra il capoluogo del Friuli Occidentale e l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia. Un tema al quale sta lavorando la Regione: ci sarà un incontro a breve. Il gruppo Trenitalia ha inviato alla Regione la sua idea per connettere soprattutto Pordenone con l’aeroporto di Ronchi dei Legionari, l’unico del Nordest a disporre di una stazione ferroviaria direttamente collegata al terminal dei voli. Si tratta, nel dettaglio, di un collegamento su gomma che partirebbe da Pordenone e raggiungerebbe Portogruaro. Perché proprio Portogruaro? La risposta è semplice. La stazione ferroviaria dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari si trova sulla linea “bassa”, quella che da Mestre raggiunge Trieste passando anche per Portogruaro. Quindi uno shuttle da Pordenone alla cittadina del Veneto Orientale consentirebbe ai passeggeri di salire sul primo treno e raggiungere il terminal. Non ci sarebbero fermate intermedie.