I RIMPROVERI
Un atto di coraggio, una prova di forza. E in un momento così difficile la ragazza è convinta di trovare una rete di sicurezza e approvazione intorno a sé. Non è così. La notizia non piace al datore di lavoro, che pensa che questa decisione rischi di mettere in cattiva luce l’attività e la serenità dei colleghi. Il legale deve persino intervenire personalmente per richiamarlo all’ordine. Ma il problema è che non è solo. Anche diverse amiche della giovane criticano la sua decisione. «Bastava aspettare, si sarebbe fatto da parte da solo con il tempo», «così hai peggiorato le cose, adesso sarà ancora più arrabbiato e non te lo toglierai più di torno», «per una sciocchezza del genere rischi di rovinargli la vita». Commenti arrivati come delle coltellate alla schiena.
«È un fenomeno molto triste - racconta l’avvocato - colpisce molto l’atteggiamento di chi l’ha redarguita per aver fatto l’unica cosa che, invece, andava fatta. Episodi come questo rischiano di far perdere la speranza, invece le donne devono sapere che la denuncia è sempre la scelta giusta. Per quanto riguarda il caso, invece, mi auguro che la giustizia prenda al più presto delle misure adeguate».