Trattori di nuovo in campo davanti al casello di Orte, riprende la protesta

Sabato 9 Marzo 2024 di Ugo Baldi
Trattori di nuovo in campo davanti al casello di Orte, riprende la protesta

IL CASO

Riprende la protesta degli agricoltori nella Tuscia.

I trattori questa mattina torneranno a stazionare davanti all'ingresso dell'autostrada a Orte. La decisione è stata presa dagli "Agricoltori autonomi" (come si definiscono) della Tuscia, che si sono riuniti a Montefiascone.

La protesta, come sempre, riguarda la crisi che ha colpito il settore agricolo e in particolare l'aumento delle tasse, del gasolio e la speculazione dei prezzi sui prodotti che penalizzano la categoria. Sempre secondo gli agricoltori, non sarebbero state prese ad oggi in considerazione del Governo italiano le richieste da loro proposte nelle scorse settimane, quando hanno sfilato nella capitale.

«La proposta che abbiamo approvato all'unanimità è quella di riaprire il sit-in di Orte ha annunciato il portavoce degli agricoltori, Tonino Monfeli -. La decisione è stata messa a votazione e all'unanimità si è deciso di dare corso a questo nuovo presidio. Saremo presenti con molti trattori e saranno con noi anche le associazioni dei consumatori che ci sono sempre vicino. Abbiamo tutte le necessarie autorizzazioni e fino a domenica 17 resteremo lì. Pertanto saranno otto i giorni di protesta. Resteremo in presidio anche di notte per vigilare i mezzi che resteranno sul posto e per organizzarci al meglio e far sentire la nostra voce. Sono convinto - dice ancora - che anche questa volta la partecipazione sarà massiccia, visto che Orte è stato l'unico presidio che ha funzionato durante le contestazioni delle scorse settimane». In effetti, tra le proteste dei trattori che nelle scorse settimane si sono estese a tutta l'Italia, quella a Orte ha sempre avuto un peso speciale ed è riuscita ad attirare anche l'attenzione dei media nazionali.
Continuare la protesta ha ragioni precise. « Le cattive esperienze di Roma ci hanno portato a prendere questa strada spiega Monfeli e anche questa volta non abbiamo nessuna intenzione di mollare sulle nostre proposte, che non possono cadere nel vuoto. La nostra categoria è in sofferenza da tempo per le scelte politiche poco oculate e non può essere lasciata sola».

Insomma gli automobilisti che scelgono di utilizzare il casello di Orte rischiano di trovarsi di nuovo nei prossimi due fine settimana a dover fare i conti con i rallentamenti dei traffico. Esattamente come era accaduto a febbraio quando tutti gli agricoltori in protesta si riunirono al casello di Orte, snodo viario per Lazio, Umbria e Toscana, per "marciare" su Roma e rappresentare le loro richieste. Il traffico, in quelle giornate, fu congestionato ma moltissimi automobilisti fraternizzarono con gli agricoltori in stato di agitazione.

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA