Inchiesta "Sisma bonus", prevale la linea della procura: il processo resta a Cassino

Il gup ha rigettato le eccezioni d'incompetenza territoriale sollevate dalle difese

Sabato 3 Febbraio 2024 di Vincenzo Caramadre
Aula del tribunale di Cassino

Eccezione d'incompetenza territoriale rigettata: il procedimento relativo all'inchiesta "Sisma bonus" resta al tribunale di Cassino.

La decisione è arrivata ieri dal Gup che, sciogliendo la riserva, ha chiarito la questione relativa alla competenza territoriale, come prospettato dalla procura. A rischiare il processo, per reati che vanno dalla corruzione, all'istigazione alla corruzione, alla truffa, al peculato e al riciclaggio, sono 16 persone tra amministratori locali, imprenditori e professionisti.

Tra essi l'x consigliere comunale Salvatore Fontana, la cui difesa, assieme a quella dell'imprenditore Paolo Di Laura Frattura, aveva sollevato, davanti al Gup del tribunale di Cassino Alessandra Casinelli, l'eccezione relativa alle posizioni dei due imputati, sostenendo che l'udienza filtro e l'eventuale processo si sarebbe dovuta spostare tra Napoli e Campobasso, per la valutazione dei reti di riciclaggio nel filone relativo alla vendita del complesso residenziale nato a Cassino, dove c'era l'ex mercato coperto.

ALTRE POSIZIONI

Ma non era la sola posizione, sempre in tema di competenza territorio e connessione con altri procedimenti, la difesa del l'imprenditore Stefano Amadori (rappresentante della Hera Luce, coinvolto in due tronconi relativi agli appalti tra Cassino e Pontecorvo), all'udienza del 26 gennaio scorso aveva chiesto il trasferimento degli atti a Roma per il reato di istigazione alla corruzione perché nella Capitale già si sta celebrando un processo per accesso abusivo a sistema informativo per due appartenenti alle forze dell'ordine. A questa richiesta si erano associate le difesa di altri due imputati, che rispondono di favoreggiamento e sono Bernardo Pirollo e Giuseppe Golini Petrarcone.

PARTI CIVILI

All'udienza del 26 gennaio il Gup, per le posizioni relative al filone del peculato per l'inocula di alcune dosi di vaccino contro il Covid e per la corruzione nel filone di Pontecorvo, dove coinvolto il sindaco Anselmo Rotondo, era stata rigettata la costituzione di parte civile dell'Asl di Frosinone e del Comune. Accolta, inveve, la posizione processuale del comune di Cassino (rappresentato dall'avvocato Laura Fasili). Calendarizzata infine la conclusione del procedimento con le discussioni fissate in due date: l'8 marzo e il 5 aprile.
 

Ultimo aggiornamento: 15:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA