Chioggia. La scuola vieta ai bambini di portare a casa il cibo avanzato a mensa, scoppia la polemica tra i genitori: viene riciclato il giorno dopo?

Lunedì 19 Febbraio 2024, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 17:03

LA PROTESTA

I genitori sono perplessi: non solo non si capisce la motivazione di questo divieto ma, di più, lo trovano ingiusto, perché loro, quel cibo, lo pagano, Ma perché i bambini non consumano tutto il pasto? Al netto dei possibili capricci, indisposizioni o inappetenze dei piccoli studenti, c’è anche un problema organizzativo. «È diminuito il numero delle scodellatrici – spiega il consigliere comunale Daniele Stecco – per cui ci sono bambini che ricevono il pasto scotto o freddo e, siccome devono anche sbrigarsi a finire, magari non fanno in tempo a mangaire la frutta» (la mela dovrebbe essere sbucciata e non tutti ci riescono, specie i più piccoli, ndr). In queste condizioni succedeva che i bambini si portassero a casa il pane, la frutta o il secondo, talvolta anche facendo il bis per il primo che è più agevole da consumare e viene servito, va detto, con generosità. Che poi, il pane portato a casa, finisse alle galline, piuttosto che essere consumato raffermo il giorno dopo, è immaginabile ma è, ancora una volta, un comportamento anti-spreco. La motivazione della nuova regola, potrebbe stare nella eventuale scorretta conservazione del cibo che il bambino potrebbe mettere in atto nel ritorno a casa, ma non sembra così convincente.

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