LA DIFESA
Doglioli, durante l’udienza del 27 aprile dell’anno scorso, ha fornito al giudice la sua versione dei fatti. L’ex giocatore ha sottolineato a più riprese di non avere mai avuto l’intenzione di caricare l’arbitro.
Nel primo tempo Doglioli aveva preso un giallo per aver risposto all’arbitro, poi nel secondo tempo, poco prima dell’episodio incriminato, aveva ancora parlato ad alta voce al fischietto romano: il direttore di gara però non lo ha espulso, ma ha preferito dialogare con i capitani. Il legale di Doglioli, in aula, ha inoltre sottolineato che l’arbitro Benvenuti, al termine del match, ha regolarmente partecipato al “terzo tempo” con entrambe le squadre, come nella miglior tradizione del rugby. Insomma, seconda la difesa dell’italo-argentino non c’era alcuna tensione.